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Introduzione del genere neutro nel linguaggio: come essere inclusivi

Come rendere la lingua più inclusiva: l'introduzione del genere neutro nel linguaggio e l'esempio dell'Australian University.

Il linguaggio gioca un ruolo essenziale per stabilire le nostre relazioni. D’altronde, l’uso di un lessico non discriminatorio è un atto di rispetto reciproco. Il dibattito sul cosiddetto linguaggio inclusivo di genere è un tema che non può – anzi, non deve – essere ignorato al giorno d’oggi. Per questo motivo, oggi si parla di introduzione del genere neutro nel linguaggio: ecco come essere inclusivi.

L’introduzione del genere neutro nel linguaggio

Quale pronome usi per identificarti? Lui? Lei? Essi? Alcune lingue, come il cinese e il persiano, non assegnano ai sostantivi un genere o hanno già una forma di genere neutro anche per le persone. Ma in lingue la cui grammatica è tradizionalmente basata esclusivamente su opzioni maschili o femminili, la risposta a questa domanda può ancora richiede una spiegazione.

La lingua italiana, a differenza del tedesco per esempio, non ha il genere neutro. Inoltre, è flessiva, diversamente dall’inglese, e ciò significa che ogni articolo, pronome, sostantivo e aggettivo viene declinato per genere. Per questo motivo, fin dalle scuole elementari, ci viene insegnato che, nel dubbio, il maschile generalizzato al plurale va sempre bene. Soprattutto in tempi recenti, però, sempre più persone hanno iniziato a utilizzare l’asterisco egualitario, per evitare l’uso del maschile generalizzato previsto dalla norma grammaticale.

Un esempio di introduzione del genere neutro nel linguaggio ci viene fornito dall’Australian National University di Canberra. Il personale, infatti, ha ricevuto nuove indicazioni per rendere la loro lingua più inclusiva e accogliente. Alcuni dei cambiamenti degli accademici includono il dire “genitore gestazionale” invece di “madre”. Il termine “padre” dovrebbe essere sostituito con genitore “non gestazionale”.

L’esempio dell’Australian National University

Il nuovo manuale Gender-Inclusive dell’Australian National University è descritto come una guida destinata a qualsiasi studente o membro del personale ANU coinvolto nell’insegnamento e offre raccomandazioni per elevare le studentesse e le minoranze di genere. La guida riconosce che i cambiamenti non avverranno dall’oggi al domani e incoraggia il personale a correggere eventuali errori. D’altronde, le abitudini linguistiche richiedono pratica per essere superate e gli studenti rispettano gli sforzi che si fanno per essere inclusivi.

Alcuni dei cambiamenti degli accademici includono il dire “genitore gestazionale” invece di “madre”. Il termine “padre” dovrebbe essere sostituito con genitore “non gestazionale”. Altri suggerimenti, invece, includono chiedere ai padri di essere indicati come il “genitore che non partorisce” e sostituiscono “l’allattamento al seno” con “l’allattamento al petto”. Quando si tratta di nutrire il bambino, così come di “allattare al seno”, il suggerimento è di passare dal “latte materno” al “latte umano”.

Scritto da Francesca Belcastro
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