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Gli antibiotici e il loro uso nei bambini

Gli antibiotici sono l'usuale medicina per curare i bambini aggrediti da una qualsiasi infezione batterica, dalla più semplice come un mal di gola alla più importante come un'infezione alle vie urinarie. E' bene valutare dal pediatra o medico curante la malattia del bambino prima di somministrare qualsiasi tipo di antibiotico al bambino. Talvolta se si tratta di un virus invece che di un'infezione batterica, l'uso dell'antibiotico può solo danneggiare o indebolire il bambino.

Gli antibiotici sono medicinali somministrati per combattere le infezioni batteriche che insorgono a causa di un deficit immunitario verso certi tipi di batteri per questo sono largamente utilizzati dai bambini soprattutto ancora in età pediatrica ma è necessario somministrarli al bambino previa indicazione del medico curante pediatra perché spesso vengono utilizzati in eccesso ed invece di trarne un vantaggio posso essere inutili o peggiorare lo stato di salute del bambino, anche perché il tempo di somministrazione varia da pochi giorni fino a 15 giorni, come ad un mese nei casi più importanti.

Cosa sono gli antibiotici?

Gli antibiotici sono dei medicinali composti da sostanze chimiche e derivanti da un microrganismo vivente tale da combattere i diversi batteri che possono attaccare diversamente l’organismo umano creando delle situazioni di malattie più o meno invadenti e quindi più o meno gravi per la salute dell’individuo.

In genere gli antibiotici agiscono direttamente sui batteri, quindi risultano particolarmente indicati per trattare le infezioni e non, come in molti erroneamente pensano, per combattere i virus. Essendo di diversa natura le infezioni batteriche che possono aggredire l’organismo anche gli antibiotici si dividono in diversi ceppi contenenti diversi principi attivi per essere più mirati su un determinato batterio.

L’uso degli antibiotici sui bambini

Le persone più esposte alle infezioni batteriche sono i bambini soprattutto quelli ancora in età pediatrica, di solito si tratta di infezioni poco rilevanti per la salute come infezioni alle vie respiratorie tipo otiti e tonsilliti fra le più frequenti. Queste però se non vengono trattate in tempo e nel giusto modo possono degenerare creando anche un danno permanente, per questo è importante rivolgersi al pediatra e non tentare cure fai da te per voler alleviare il bambino dal fastidio e dal dolore. Altre infezioni frequenti che possono colpire i bambini sono le infezioni alle vie urinarie che si possono curare esclusivamente con cure antibiotiche.

Non solo ma è essenziale rivolgersi al proprio pediatra o medico curante, prima di tutto per far visitare il bambino ed essere certi dell’infezione di cui è affetto ma soprattutto per scegliere il giusto tipo di antibiotico da somministrare al bambino dato che ne esistono diversi tipi appunto per combattere i diversi tipi di batteri che aggrediscono il bambino creando diversi tipi di infezioni e spesso i genitori non hanno una giusta conoscenza della malattia e spesso la somministrazione di antibiotici ai bambini viene spesso effettuata senza avere la certezza che quel tipo di medicina sia quella giusta per ciò che si intende curare, con il rischio di non risolvere il problema e addirittura causare danni.

I genitori non sempre possiedono conoscenze specifiche per scegliere il giusto farmaco tra la miriade attualmente sul mercato, per questo per ritirare in farmacia degli antibiotici è necessaria l’impegnativa scritta dal medico ed in caso di urgenza anche dai medici del pronto soccorso. Gli antibiotici di solito, essendo appunto di primaria necessità per curare alcune infezioni, vengono passati dal servizio sanitario senza pagamento all’acquisto ma purtroppo può capitare che vengano anche venduti dietro pagamento.

Somministrazione ed effetto sui bambini.

E’ statisticamente provato che su un campione di 10 bambini che assumono un antibiotico per uno di essi si verificano effetti collaterali di diverso tipo, dalle eruzioni cutanee alle reazioni allergiche, alla nausea, alla diarrea e al mal di stomaco, ed in tutti questi casi è importante che il pediatra sappia che il bambino ha avuto una reazione a questo tipo di farmaco.

Spesso durante il periodo di assunzione di un antibiotico nel bambino si verificano eruzioni cutanee, ma non tutte le eruzioni cutanee derivano da reazioni allergiche e quindi da assunzione di antibiotici. Nel caso si verifichino eruzioni cutanee che si presentano con segni rossi e quindi con orticaria, è consigliabile rivolgersi al pediatra in quanto può essere sintomo di una reazione allergica. Ogni volta che il bambino ha una reazione allergica che si manifesta con prurito o orticaria, questa deve essere indicata nella sua cartella clinica per evitarne una futura somministrazione. Quando un antibiotico fa allergia al bambino non significa che il bambino non possa essere curato ma è necessario cambiare immediatamente tipo di antibiotico, il medico saprà di certo quale ceppo o meglio quale antibiotico contiene la sostanza diversa da quella già somministrata perché spesso si pensa che sia il nome a diversificare il tipo di medicinale invece il principio attivo, per questo con il fai da te si può incorrere in grossi errori.

In genere, quasi tutte le infezioni batteriche migliorano entro 48/72 ore dall’inizio del trattamento con gli antibiotici. Se entro le 72 ore i sintomi del bambino non migliorano ma peggiorano, è consigliabile chiamare il pediatra. Può necessitare un antibiotico di diversa categoria magari più mirata per quella infezione o magari cambiare il metodo di assunzione da orale a intramuscolare.

Se il bambino, per diverse ragioni, smette di prendere l’antibiotico troppo presto rispetto ai tempi di assunzione prescritti, corre il rischio che l’infezione non sia trattata completamente, facendo ricomparire i sintomi. Seguire sempre i consigli del medico e non decidere autonomamente solo perché sembra che il bambino stia meglio con la possibilità di incorrere in un doppia assunzione a causa di una ricaduta.

Scritto da Mammemagazine
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