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Fratellino in arrivo: gestire la gelosia

La gelosia del primo figlio può essere complicata per i genitori. Cosa non fare e come agire

Come gestire la gelosia del fratellino in arrivo? Avere un figlio, comporta essere un costante punto di riferimento per loro. Non è una leggenda il fatto che avere un unico figlio comporti meno sforzi, anche mentali, e soprattutto un minore dispendio di energie per poter badare alla sua sicurezza, educazione ed attività. Quando però è in arrivo il secondo figlio, si pone un problema abbastanza comune: la rivalità tra fratelli o sorelle.

Rivalità e gelosia

Le rivalità tra fratelli esistono nella grande maggioranza di rapporti tra fratelli o sorelle, e a qualsiasi età. In minore età, quando entrambi sono bambini, la competizione avviene in un gioco, che può poi sfociare in tirate di capelli, spintoni oppure umiliazioni verbali.
Effettivamente, la gelosia da parte del primogenito è comprensibile: la madre, agli occhi del bambino, viene portata via da una nuova creatura. Quest’ultima essendo più piccola necessita di notevoli attenzioni e soprattutto energie: per tale motivo, il compito di far sentire entrambi amati allo stesso identico modo spetta ai genitori.

Seppur sia infatti comprensibile che i genitori in seguito al parto siano stanchi e presi dal nuovo infante, d’altra parte il primogenito potrebbe essere penalizzato nelle sue normali attività quotidiane, nella sua monotona routine. Questo deve essere assolutamente evitato per prevenire atti di gelosia, che potrebbero talvolta risultare in comportamenti che potrebbero mettere in pericolo il neonato.

Preparare il primogenito

I consigli sopra citati sono quelli tipicamente dati a chi vuole educare il primogenito all’arrivo del fratellino in seguito alla gravidanza: queste scelte dipendono ovviamente dai genitori, ma la gelosia è una reazione fisiologica e tipica di un bambino, e quindi, in quanto tale, sarà presente a prescindere.
Però, vi sono differenti modi per rendere partecipe un bambino dell’arrivo del fratellino. La scelta di comunicare l’arrivo di un secondo figlio spetta ai genitori. In ogni caso però, il bambino sarà capace di intuire un cambiamento all’interno della famiglia, dovuto alla stanchezza della mamma Si potrebbero saltare delle attività quotidiane che influiscono anche nella routine del bambino.

Uno tra gli sbagli più comuni è proprio l’idealizzazione del bambino in arrivo; quest’ultimo infatti potrà effettivamente giocare con il primogenito, solo quando sarà capace di parlare, muoversi adeguatamente.
Il primogenito infatti, ha questa idea di gioco; avrà l’idea di un bambino che avrà le sue stesse capacità e che quindi saprà giocare con i suoi giochi, che richiedono delle capacità che ovviamente un neonato non possiede.

Gestire la gelosia

Il miglior modo per gestire la gelosia di un bambino, è coinvolgerlo nella gravidanza nella mamma, in particolar modo nell’arrivo dell’infante: un ottimo modo sarebbe l’arredamento della sua stanza, la scelta dei colori, degli adesivi o di accessori. Iniziare a fargli elaborare la presenza di una nuova persona nella sua quotidianità è la scelta migliore.
Oltretutto, il bambino deve ricordare com’è un neonato, e per farlo è possibile sfogliare vecchi album. I genitori potranno così, in un momento di divertimento e nostalgia, ricordare al bambino com’era un tempo, quali attività poteva compiere e quali no.

E’ fondamentale porre quindi il bambino presente e quello che nascerà sullo stesso piano affettivo, senza alcun tipo di preferenze. La domanda più comune che infatti si pongono i bambini è il perché vi è la necessità di un altro bambino nella famiglia. Se invece i propri figli vengono coinvolti nella gravidanza, il primogenito sarà capace vedere l’armonia di una famiglia che si allarga.

Scritto da Redazione Online
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