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Fecondazione assistita: quando e come si fa

Il progresso ha consentito di dare un grande aiuto a quelle coppie che non riescono ad avere figli con la fecondazione assistita. Le tecniche sono diverse e dipendono dalla coppia in questione.

L’aforisma diventato celebre di Alfred Adler, cioè “Il rifiuto di procreare può dipendere da puro e semplice egoismo, legato in fondo a mancanza di senso sociale”, può indurci a riflettere che il rifiuto a procreare può essere visto come una scelta umana sbagliata. Ma quando il rifiuto è dettato da inefficienze o patologie e la procreazione è impossibile, la scelta prende sentieri diversi, schiantandosi nella tragedia. Il progresso ha consentito di arginare questo blocco, seppur con dibattiti molto accesi sulla moralità del metodo, in particolare in Italia, ma con risultati molto sorprendenti. Quindi quando si fa la fecondazione assistita?

Le tecniche PMA

Esistono molteplice tecniche PMA (fecondazione medicalmente assistita) che si possono raggruppare in due grandi branchie:

  • Fecondazione in vivo;
  • Fecondazione in vitro.

La fecondazione in vivo consiste, all’ingrosso, direttamente nel grembo della madre naturale. Lo spermatozoo viene introdotto tramite un’inseminazione intrauterina, in modo che il seme sia facilmente a contatto con l’ovulo. Mentre la fecondazione in vitro, comunemente chiamato FIVET (fertilizzazione in vitro ed embryo transfer) ha una metodologia completamente opposta in quanto la fecondazione avviene al di fuori del corpo della madre naturale combinando spermatozoi e ovulo all’interno di una provetta.

Fecondazione assistita: quando si fa

Quando una coppia decide di iniziare una gravidanza è un momento molto particolare, un mescolio di sentimenti e di buoni propositi. Man mano che il concepimento tarda e si protrae nel tempo, le emozioni iniziali lasciano spazio ad angoscia e paura e si finisce con il trascurare il problema ed accettare le deleterie conseguenze.

Se veramente sei motivato da uno spirito di famiglia e con forte desiderio di generare prole, non accettare la situazione. Non dipende da te. Esistono molti test in commercio per testare l’ovulazione e la temperatura basale. Se neanche con l’ottimizzazione dei periodi fertili si riesce il concepimento chiedete un parere medico che prescriverà uno spermiogramma all’uomo e/o una ecografia transvaginale alla donna. Questi sono diagnosi molto indicative e nel caso potrebbero essere previste ulteriori indagini.

Nel caso venisse accertata l’infertilità di coppia, si può decidere se percorrere la strada della fecondazione assistita.
In queste cliniche si procede inizialmente con la definizione del quadro clinico della coppia con accertamenti ed indagini strumentali. Al termine si procede con l’indirizzamento della coppia sul metodo di fecondazione assistita in linea alle esigenze e allo storico medico, in particolare:

  • PMA con monitoraggio dell’ovulazione e rapporti guidati;
  • Fecondazione assistita con inseminazione intratubarica;
  • Fecondazione in vitro con FIVET-ICSI-PICSI;
  • Fondazione eterologa con ovodonazione e/o donazione di liquido seminale.

L’avanzamento della gravidanza, indagini prenatali, ecografie sono seguite passo a passo dalle cliniche e quindi si viene seguiti a 360°. Quindi se siete persone ansiose o desiderose di rassicurazione, non temete: il successo di una buona gravidanza da PMA è un connubio tra genitori e dottori. Nessuno viene lasciato isolato.

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