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Fecondazione assistita in Italia, dove farla: centri pubblici e privati

La fecondazione assistita è in grado arginare i problemi di fertilità di una coppia: ma dove è meglio farla e quanto può costare?

Sono sempre più numerose in Italia le coppie che hanno problemi d’infertilità. Le cause possono essere le più differenti e vanno dall’età avanzata per una prima gravidanza fino allo stress, il quale influisce molto sulla capacità di procreazione. Per questo motivo sono tante le persone che cercano informazioni sulla fecondazione assistita in Italia e dove farla. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Fecondazione assistita in Italia: dove farla

Sono molte le strutture in Italia in grado di garantire questo servizio alle coppie che ne avessero necessità. La fecondazione assistita, infatti, può essere svolta sia in centri pubblici che in centri privati. Vi sono naturalmente alcune differenze tra queste tipologie di strutture: il costo del servizio, i tempi di attesa e le modalità di accesso. In ogni caso è importante capire quale tipo di tecnica occorre alla coppia per rivolgersi alla struttura sanitaria più adeguata.

Dove fare la fecondazione assistita in Italia: i centri pubblici

I centri pubblici che in Italia consentono la fecondazione assistita con diverse tecniche e dietro pagamento del semplice ticket sono tanti: per consultare quelli della propria regione basterà consultare la propria Asl di appartenenza. Tuttavia in Italia vige il sistema sanitario nazionale unico ed è possibile scegliere la struttura pubblica migliore in base alle proprie esigenze. In Italia ci sono alcuni centri di eccellenza come ad esempio l’Ospedale Sant’Anna di Torino oppure il centro PMA dell’Ospedale di Cortona, in Toscana. Anche l’Ospedale San Raffaele di Milano è un centro di eccellenza dove ogni anno viene eseguito un numero molto alto di cicli fivet (fecondazione assistita in vitro) con ottime percentuali di successo.

Dove fare la fecondazione assistita in Italia: i centri privati

Purtroppo, è innegabile che i tempi di attesa nei centri pubblici possono essere davvero lunghi: per un primo appuntamento al Sant’Anna di Torino c’è una lista di attesa che può arrivare anche a 12 mesi, idem per l’Ospedale di Cortona. Per questo molte persone decidono di rivolgersi alle strutture private o convenzionate che garantiscono un’attesa minima, nonostante un costo mediamente 10 volte più alto. Una rapida ricerca su Google potrà offrire i nominativi dei centri migliori per ogni regione. Per ottimizzare la scelta, bisogna sempre verificare il numero di cicli andati a buon fine, obbligatoriamente dichiarati sul sito, e le tecniche offerte dal centro.

La fecondazione eterologa in Italia

Da qualche anno è possibile effettuare la fecondazione eterologa anche in Italia. Questa tecnica funziona tramite l’aiuto di una donazione esterna, sia di spermatozoi che di ovuli. Sul territorio italiano possono ricorrere a questa tecnica solo le coppie che sono sposate o legate da una convivenza stabile e duratura. Esistono sia centri privati che pubblici dove è possibile sottoporsi a questa tecnica ma non tutte le regioni hanno strutture che sono attrezzate in tal senso. Il centro pubblico migliore in tal senso è quello dell’Ospedale di Cortona, in provincia di Arezzo, ma la tecnica è autorizzata anche in Friuli Venezia Giulia e in Lombardia, regioni alle quali si possono rivolgere anche i cittadini degli altri territori nazionali, previa autorizzazione della propria Asl.

Fecondazione assistita all’estero

Proprio per le difficoltà di accedere alle strutture pubbliche oppure di effettuare tutte le tecniche possibili, molte persone decidono di rivolgersi a strutture sanitarie private che si trovano all’estero. Sono soprattutto le coppie omosessuali o le single quelle che si rivolgono all’estero per l’eterologa, categorie di persone alle quali in Italia questa tecnica è vietata. La Spagna soprattutto è uno dei Paesi più all’avanguardia nelle tecniche di fecondazione assistita, avendo già una lunga e comprovata esperienza in questo campo. Si tratta comunque di strutture private che non sono certo a buon mercato: per un ciclo di fecondazione eterologa con la donazione dello sperma o degli ovuli si parte da una spesa minima di 5mila euro che può arrivare fino a 10mila se è necessaria la donazione sia degli spermatozoi che degli ovuli.

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