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Enuresi notturna: cosa è, cause e rimedi

Diversi sono i segnali che ci aiutano a capire se nostro figlio è pronto per togliere il pannolino.

Come capire quando il bambino è pronto a togliere il pannolino? Come possiamo aiutarlo in questo difficile passaggio? Diversi sono i segnali che ci aiutano a comprendere se nostro figlio è in grado di stare senza pannolino senza soffrire di enuresi notturna.

Enuresi notturna: cosa è

Con il termine enuresi notturna si fa riferimento alla perdita involontaria e reiterata di urina che si verifica durante il sonno. Tale disturbo generalmente riguarda i bambini, anche se possono verificarsi casi di incontinenza in età adulta. Riuscire a trattenere la pipì fa parte del normale processo di sviluppo. Il controllo volontario della minzione avviene a partire dai 5-6 anni d’età e durante la crescita è normale che il letto dei bambini si bagni involontariamente. Dopo i sei anni d’età solo il 10% dei bambini bagna ancora il letto e con il passare del tempo tale disturbo diminuisce notevolmente presentandosi nell’1% dei casi. Si parla di enuresi primaria quando il bambino non ha mai smesso di bagnare il letto o i vestiti mentre, nel caso in cui il bambino ricominci a bagnare il letto dopo un lungo periodo in cui si è controllato, si ha il caso di enuresi secondaria.

Erunesi notturna

Quando e come liberarsi del pannolino

L’arrivo della bella stagione è un’ottima occasione per iniziare a togliere il pannolino al bambino e farlo abituare a stare senza. Inizialmente armatevi di una buona quantità di cambi da tenere sempre a portata di mano perché ci vorrà un po’ di tempo prima che il piccolo si abituerà alla nuova condizione. La dismissione del pannolino è un processo graduale e piacevole che va affrontato con serenità e senza nessuna pressione. L’età è un fattore importante per intraprendere questa fase: infatti eliminare il pannolino troppo presto può avere conseguenze spiacevoli, cioè l’enuresi notturna e casi di incontinenza.

Se avete deciso di far dormire vostro figlio senza pannolino, ci sono delle regole da rispettare, ma l’avere pazienza e non affrettare e il processo forse è quella più importante. I bambini messi sotto pressione, infatti, non sono collaborativi e si sentono frustrati e agitati, con la conseguenza di non riuscire a controllare l’enuresi notturna. Altra regola da rispettare è quella di non far bere troppi liquidi al bambino prima di andare a dormire, altrimenti è quasi certo che durante la notte sentirà il bisogno di fare pipì e non ci penserà due volte a farla nel letto. Inoltre, ogni qualvolta si sveglia durante il sonno, chiedetegli se ha bisogno di andare in bagno o meno.

Bimbi ed enuresi notturna: come superarla

Abbandonare il pannolino non è un passaggio facile né per il bambino, ma nemmeno per il genitore. È importante che questo momento venga vissuto da entrambi in piena serenità e tenendo conto di piccoli accorgimenti. È necessario, per consentirgli di raggiungere il bagno in modo veloce nel caso ne avesse bisogno, lasciargli una piccola lucina accesa e fargli indossare un pigiama che riesca a sfilarsi con molta facilità. Per le prime volte accompagnatelo nel percorso verso il bagno, renderete tutto ciò automatico. Inoltre non dimenticatevi di mettere sopra al materasso un telo impermeabile e tenete sempre a portata di mano delle lenzuola nel caso vostro figlio bagni il letto. Secondo uno studio sull’enuresi infantile svolto dagli scienziati Ernst Reinhardt e Walter Verlag l’ora della pipì notturna, nel 72% dei casi, avviene dopo 2 ore dall’ultima minzione.


Scritto da Alice Sacchi
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