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Encopresi: cause, sintomi e come si manifesta

L'encopresi è un disturbo di defecazione irregolare che colpisce i bambini sotto i 7 anni d'età.

L’encopresi è un disturbo abbastanza infrequente e poco conosciuto che colpisce circa il 7% dei bambini sotto i 7 anni. Questo problema si manifesta improvvisamente, dopo la tanta fatica che i genitori hanno fatto per convincere il bambino a fare le proprie feci nel vasino e non più nel pannolino. Scopriamo insieme da cos’è caratterizzato e come si manifesta!

Encopresi: che cos’è e come si manifesta

Il disturbo che si riferisce alla defecazione irregolare e incontrollata del bambino nei vestiti e in luoghi inappropriati per il contesto sociale e culturale del bambino è definita “encopresi”. Questo problema solitamente si verifica dopo i 4 anni d’età, quando il bambino è ormai arrivato ad una maturazione psicofisica che gli permette di controllare lo sfintere.

L’encopresi è un patologia che colpisce circa i 7% dei bambini di età inferiore a 7 anni, con un impatto del 3% nei bambini di 4 anni, del 2% nei bambini di 6 anni e dell’1,6% nei bambini di 7 anni. In Europa è stato dimostrato che circa l’1,5 % dei bambini di 7 anni soffre di questo disturbo ed è problema maggiormente diffuso nei maschi rispetto alle femmine. Per quanto riguarda la diagnosi, la prima cosa da fare è recarsi dal pediatra e successivamente procedere con delle visite specialistiche, come l’esame rettale e accertamenti da laboratorio, quale la radiografia.

Il tutto servirà per arrivare ad escludere che possa trattarsi di una patologia di natura organica o fisiologica, come il morbo di Hirschsprung o il megacolon congenito. Il disturbo si manifesta in due forme distinte: l’encopresi primaria e l’encopresi secondaria. Quella primaria si verifica quando il bambino non ha mai raggiunto il controllo degli sfinteri sia per pigrizia sia per la necessità di aver più tempo per imparare a trattenere e rilasciare volontariamente le feci. La secondaria, invece, avviene quando il bimbo ha raggiunto il controllo degli sfinteri ma poi ha una regressione.

Le cause e sintomi dell’encopresi

Il 90% dei bambini che soffrono di questo disturbo presentano una costipazione cronica, mentre più raramente (5%) le cause dell’encopresi sono da attribuirsi a disfunzioni anorettali o a patologie del midollo osseo. Il problema scaturisce a fronte di un lungo periodo di grande stitichezza, ma anche lo stress è un fattore correlato. Lo sviluppo della patologia è più probabile che si manifesti nei piccoli pazienti con un ritardo dello sviluppo psicomotorio. Altre cause possono essere ricollegate agli stili di vita ed alimentari del bambino e della famiglia.Una scarsa assunzione di acqua, di fibre vegetali, intolleranze, celiachia o eccessiva nutrizione potrebbero far scaturire nel bambino il disturbo. Anche sofferenze psicologiche nel bambino possono rappresentare una causa della defecazione irregolare: conflitti emotivi con i genitori, lo scorretto insegnamento all’uso del vasino (troppo precoce o aggressivo), paura della toilette, il passaggio doloroso delle feci e la mancanza di privacy potrebbero essere cause sottostanti.

Gli episodi di encopresi sono soliti presentarsi durante l’arco della giornata proprio quando il bambino è sveglio e attivo. I sintomi principali che potrebbero far allarmare i genitori circa questo disturbo sono: la stitichezza grave e ricorrente e dolore durante i movimenti intestinali. I bambini trattengono le feci contraendo la muscolatura, irrigidendo le gambe e stringendo lo sfintere anale esterno e nel tempo tutto ciò porta alla perdita della sensibilità e all’incapacità di defecazione normale.

Come si cura l’encopresi?

Questo disturbo di defecazione che riguarda i bambini, grazie ad una dieta specifica in grado di rendere più morbida la consistenza delle feci, potrà essere facilmente risolvibile. Aumentare il consumo di fibre e acqua sarà fondamentale. Un programma completo di guarigione prevederà anche, sotto prescrizione medica, l’assunzione di farmaci specifici, attività fisica e una rieducazione all’uso corretto degli sfinteri. Rispondere allo stimolo di defecazione e non provare a trattenere le feci sono azioni importanti che il bambino deve impegnarsi a fare.

Scritto da Alice Sacchi
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