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Ecografia 3d: quando farla e quanto costa

Si tratta di un esame medico che la donna può effettuare dalla 25esima settimana di gravidanza, cioè da quando il feto ha un volume intermedio.

“Chissà che aspetto ha il mio bambino” questa è una delle curiosità della futura mamma e la forma specie del viso è una delle cose che l’ecografia 3d può mostrare. Si tratta di un esame medico-ospedaliero che la donna può effettuare dalla 25esima settimana di gravidanza, cioè da quando il feto ha un volume intermedio. Infatti tra il secondo e il terzo trimestre di gravidanza è ancora possibile definire i dettagli del bambino che ancora non ha occupato l’intero spazio uterino.

Ecografia 3d quando farla

Le ecografie chiamate tradizionali o in 2d, mostrano immagini poco definite e a volte confuse all’occhio non esperto della mamma e del papà. Di solito è il ginecologo che racconta cosa c’è nel monitor ma grazie all’avvento della tecnologia che si è fatta strada anche in questo settore, oggi è possibile vedere dettagli che solo pochi anni fa erano inimmaginabili.

Le immagini date dal 3d sono definite e ovviamente tridimensionali e non servono solo a vedere meglio i tratti somatici ma servono anche a vedere la posizione assunta dal bambino e ancor più importante, per vedere i suoi organi in modo completo e approfondire per accertare quindi patologie e formulare una corretta diagnosi. L’ecografia viene eseguita in totale sicurezza dal ginecologo, sostituendo di fatto la vecchia fetoscopia più invasiva e con i rischi, e viene svolta grazie ad un’apparecchiatura capace di memorizzare un numero specifico di sezioni del feto che vengono rielaborate e passate sullo schermo in tre dimensioni.

Fatta via trasvaginale o sovrapubica, resta il miglior modo per vedere in che stato di salute è il bambino. Ma quando farla? Di norma si effettua dopo la 25esima settimana di gravidanza e quindi fra il secondo e terzo trimestre e in particolare va a sostituire una delle tre ecografie obbligatorie dal sistema nazionale italiano cosiddette ostetrica, morfologica e di accrescimento. A patto che il bambino sia in una posizione favorevole a questo tipo di ecografia, è bene ricordare che si facilita la diagnosi di ipotetiche malattie, uno studio quindi approfondito degli organi interni e sopratutto della presenza del cordone ombelicale intorno al collo.

L’ecografia 3d è utile anche come studio funzionale del cuore del bambino e del setto uterino della mamma. In tal caso ci si può accertare che sia tutto nella norma evitando alla donna gli esami di routine invasivi. Alcune strutture, a cui è bene telefonare prima di recarvi per accertarsi che abbiano la strumentazione, offrono anche la possibilità di effettuare l’ecografia in 4d, ancora più dettagliata e chiara, facendo vedere addirittura i movimenti in diretta del feto.

Ecografia 3d costo

Grazie all’ampia diffusione della tecnologia negli ospedali e negli studi ginecologici privati, il costo dell’ecografia 3d si aggira in una spesa complessiva che va dai 100 ai 200 euro. In base alla disponibilità della struttura e alla regione di appartenenza, anche alcune strutture pubbliche è prevista in modo gratuita.

Scritto da Vale Nuccio
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