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Dimissioni volontarie, più di 1200 in Italia tra le donne

Non è facile conciliare la maternità e il proprio lavoro, al punto che sempre più mamme optano per le dimissioni volontarie. Vediamo perché.

Non è così facile conciliare la maternità e il proprio lavoro, al punto che sempre più mamme optano per le dimissioni volontarie. Questo fenomeno assume una rilevanza ancora maggiore se si verifica in regioni dove è difficile trovare molte opportunità, come la Sardegna. Proprio sull’isola, infatti, tra il 2017 e il 2018 ben 1247 donne hanno deciso di dimettersi volontariamente dal proprio lavoro a causa della difficoltà di trovare un equilibrio tra vita professionale e domestica.

Secondo le rilevazioni effettuate, le mamme che hanno lasciato il proprio lavoro rientrano in una fascia d’età che va dai 30 ai 45 anni, e ricoprono ruoli all’interno del settore terziario, in particolare nel commercio, nell’industria alberghiera e nella ristorazione, quasi sempre con un contratto part-time.

Dimissioni volontarie: come prevenire il fenomeno

Si tratta di un fenomeno che va combattuto, innanzitutto sollecitando delle misure efficaci da parte del governo per porre un freno alle dimissioni, ma anche cercando di imparare sin da subito come conciliare vita privata e vita professionale. Nel nostro piccolo, ci teniamo dunque a dare alcuni consigli utili per trovare il giusto equilibrio tra queste due importanti sfere.

Non sentitevi in colpa

Invece che concentrarvi sulla nostalgia dei vostri figli, pensate ai benefici che il vostro lavoro ha, soprattutto per la famiglia: un’entrata in più vi potrebbe permettere, ad esempio, di mettere qualcosa da parte per le emergenze, o di concedere più opportunità educative ai vostri figli, come i viaggi di studio.

Fatevi aiutare

Rivolgetevi ai vostri amici e familiari per ottenere referenze su tate, babysitter e asili nido. Se siete orientate su strutture che offrono servizi di babysitting, andatele a vistare di persona in modo da vedere l’ambiente e gli educatori che potrebbero seguire i vostri figli. Se invece preferite optare per un aiuto domestico, scegliete una persona che abbia lavorato a lungo per la stessa famiglia: oltre a essere prova di grande esperienza, questo dimostra che la tata si adatta facilmente a qualsiasi fascia d’età, riuscendo a gestire sia neonati sia bambini in età scolare.

Comunicate con il vostro datore di lavoro

Ricordatevi che il vostro capo è pur sempre una persona, quindi se è possibile troverà un modo di venire incontro alle vostre esigenze. Prima di parlare con il vostro responsabile, pensate bene a ciò che avete intenzione di chiedere, magari stilando un elenco dei punti da trattare, e cercate di capire se altri colleghi sono riusciti a ottenere accordi flessibili sul lavoro. Queste informazioni vi aiuteranno ad adattare la vostra proposta sulla base delle condizioni che il vostro datore di lavoro ha già accettato nei casi precedenti.

Scritto da Alice Sacchi
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