Per molti il termine “bambino arcobaleno” non ha bisogno di spiegazioni: è, in parole povere, la promessa di speranza e gioia realizzata. È il dono inimmaginabile di avere un bambino sano e una gravidanza dopo aver perso un figlio. Anche se non ci auguriamo che qualcuno debba viverlo, è un termine che tutti possono comprendere.
Perché “bambino arcobaleno”?
I bambini arcobaleno sono considerati tali perché nascono dopo la tempesta della perdita: un aborto spontaneo, un parto morto o la scomparsa di un bambino all’inizio della sua vita. Sono l’incarnazione delle preghiere più ferventi dei genitori, e rappresentano la più vera resilienza dello spirito umano. Dopotutto, ci vuole un cuore incredibilmente forte per resistere al dolore che provoca la perdita di un figlio. Questi piccoli speciali vengono onorati in modi meravigliosi, soprattutto ultimamente: attraverso discussioni e dialoghi aperti, foto premaman a tema arcobaleno e tenere tutine che proclamano al mondo che il dolore, sebbene non sia mai stato cancellato definitivamente, è improvvisamente molto meno intenso grazie a una piccola persona.
Il bambino arcobaleno dopo la tempesta
Il lutto è spesso descritto come una tempesta, perché la rappresenta in molti modi. Può essere improvviso, terrificante, devastante e tragico. Anche se alcune tempeste durano più a lungo di altre, è utile capire che le tempeste passano. Dopo l’agitazione, l’alba del giorno è di nuovo alle porte. Il sole sorgerà e con esso arriverà un ottimismo che vi incoraggerà a perseverare e a sgombrare i rottami, facendo spazio a ciò che verrà dopo.
Nessuno sa con certezza chi abbia coniato il termine “bambino arcobaleno”, ma una cosa è certa: il fatto che celebriamo i bambini arcobaleno significa che stiamo parlando di madri e delle loro esperienze di perdita, e nel farlo ricordiamo coloro che hanno lasciato il mondo troppo presto. I bambini arcobaleno sono anche un modo per onorare le vite dei loro fratelli, per quanto brevi. E niente potrebbe essere più bello o dipingere un’immagine più chiara della gioia che segue la pioggia.
