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Cosa fare in caso di prurito cuoio capelluto da varicella

Prurito cuoio capelluto da varicella: tutto quello che dovete sapere e i rimedi da conoscere per trattarlo.

La varicella appartiene al gruppo delle malattie esantematiche, infettive e a rapida diffusione per via orale, soprattutto tra i bambini. Quando la varicella colpisce, sul corpo (capo compreso) compaiono i tipici puntini che possono sfociare in vescicole pruriginose. Cosa fare in caso di prurito cuoio capelluto da varicella? Quali rimedi mettere in atto per alleviare questo fastidioso disturbo.

Prurito da varicella

Dopo un periodo di incubazione che va da 14 o 21 giorni, la varicella si manifesta con fastidi più o meno diversi a seconda dell’età del soggetto colpito, ma in generale a tutti compaiono i caratteristici puntini, detti anche pustole.

Le pustole compaiono, spesso, prima su viso e torace e poi si diffondono un po’ ovunque sul corpo, cuoio capelluto compreso. Si tratta di puntini pruriginosi, somiglianti a foruncoli che, se grattati, possono lasciare segni permanenti.

I puntini rimangono per circa 5-6 giorni e nuove pustole continuano a comparire per altri 3-4 giorni.

In alcune zone del corpo la presenza delle pustole può diventare davvero molto fastidiosa. Soprattutto se colpiti da varicella durante l’estate, bambini e adulti soffrono moltissimo del prurito causato da pustole e vescicole, sopratutto quelle che compaiono nelle zone intime, interno coscia, ascelle, dietro le orecchie e sul cuoio capelluto.

In molte di queste aree infatti la presenza di peli o capelli è determinante per scatenare pruriti molto fastidiosi.

Essi infatti contribuiscono ad aumentare la sensazione di prurito e fastidio causata dalle pustole che, non respirando, trattengono ancora più “pus”.

Andare quindi a trattare queste aree specifiche diventa importantissimo, sopratutto se il prurito è forte.

Esistono, fortunatamente, rimedi efficienti e naturali che si possono usare prima di ricorrere ai farmaci specifici.

Vescicole

Grattare le vescicole potrebbe lasciare cicatrici. Anche se quelle sotto i capelli resteranno nascoste è bene comunque trovare il modo di ridurre il prurito e la voglia di grattarsi anche in questa zona del corpo, non fosse altro che per alleviare la brutta sensazione che il prurito genera.

Ecco alcuni consigli per ridurre il prurito cuoio capelluto da varicella.

Acqua e bicarbonato

Unendo il bicarbonato di sodio con l’acqua, la miscela ottenuta può essere usata per fare delle spugnature sulle zone del corpo interessate, testa compresa.

In questo caso è consigliato lavare la testa con questa soluzione, meglio ancora immergendo la testa nella bacinella per qualche minuto.

Farina d’avena e amido

In sostituzione al bicarbonato è possibile usare la soluzione (anche già pronta, acquistabile in farmacia) farina d’avena e amido.

In questo caso la soluzione andrà applicata seguendo le istruzioni sulla confezione.

Lozione apposita

In commercio esistono diverse lozioni apposite (come quella alla calamina) da utilizzare per tamponare la zona del cuoio capelluto interessata.

Per procedere è sufficiente sollevare i capelli dalla zona interessata da vescicole e coprirle di lozione.

Talco mentolato

Sempre sollevando i capelli e applicando direttamente sulle pustole si può applicare una lozione a base di talco e pomata alla calendula che calma il prurito.

Altri prodotti simili sono l’oleolito di calendula, la tintura madre (da usare diluita con acqua). Tutti questi prodotti hanno proprietà antinfiammatorie e lenitive.

Olio di mandorle dolci

Anche l’olio di mandorle dolci spremute a freddo va benissimo per il trattamento del prurito cuoio capelluto da varicella.

La sua azione emolliente attenua il fastidioso prurito.

Antistaminico

Se il medico (pediatra nel caso dei bambini) lo ritiene necessario, è possibile somministrare un farmaco antistaminico contenente difenidramina e idroxizina.

Queste sostanze svolgono un’azione antinfiammatoria e portano alla guarigione più rapida dalla malattia.

Vitamina C

Gli alimenti che contengono vitamina C aiutano a rafforzare il sistema immunitario grazie alle sue proprietà antiossidanti, agevolando la guarigione.

Questa non è l’unico beneficio dell’assunzione di alimenti contenenti Vitamina C. Essa infatti è utile anche a rafforzare la produzione di globuli rossi, favorisce la sintesi del collagene che rafforza muscoli, ossa e vasi sanguigni.

Uva, peperoni, prezzemolo, fragole, rughetta e agrumi (come le arance) sono cibi ricchissimi di questa vitamina.

Leggi anche: Durata febbre dopo vaccino varicella

Scritto da Mammemagazine
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