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Complesso di Edipo: cos’è e tutti i sintomi più comuni

Il complesso di Edipo è l'atteggiamento dei bambini soprattutto verso i due di amore per la mamma e astio per il papà.

L’attaccamento del bambino alla madre è un fattore del tutto naturale. Dopo nove mesi trascorsi nella sua pancia infatti, sviluppa un amore incondizionato che poi una volta nato si tramuta nel cosiddetto complesso di Edipo, scoperto dallo psicanalista Sigmund Freud.

Cos’è il complesso di edipo

Con l’espressione complesso di Edipo si denota l’atteggiamento del bambino e il suo l’attaccamento nei confronti della mamma, soprattutto verso i due e i tre anni, quando inizia a comprendere che non è l’unico amore della mamma. Infatti, in piena fase fallica dove scopre il suo corpo e i genitali, comprende l’intimità tra i genitori da cui lui è totalmente escluso. Questo genera competizione con il papà, generando l’ostilità che contraddistingue il complesso di Edipo per i bambini e il complesso di Elettra per le bambine.

Il termine coniato da Freud, prende il nome dall’Edipo Re del drammaturgo greco Sofocle. Nella tragedia, Edipo è abbandonato dal padre Laio alla nascita e una volta adulto lo uccide ignorando che era il padre, e sposa sua madre Giocasta ignorando la sua identità. Il complesso di Elettra invece, denominato così dallo psicanalista Karl Gustav Jung, deriva dalla figlia che uccise la madre, Clitemnestra che vendicò così la morte del padre Agamennone. Dunque il complesso di Edipo è un amore incondizionato per la madre e un rifiuto incosciente per il genitore dello stesso sesso. Questa fase tende a risolversi da sola quando avviene l’identificazione del bambino con il genitore dello stesso sesso.

Complesso di Edipo sintomi

I sintomi del complesso di Edipo iniziano a farsi vedere verso i due anni e mezzo o tre anni di vita del bambino con atteggiamenti positivi nei confronti della mamma e di astio nei confronti del papà. Cerca da lei più attenzioni e coccole, cercando di intromettersi nella vita intima dei genitori chiedendo di dormire con loro o bussando ad una porta chiusa. Non riuscendo a conquistare inconsciamente la madre, il bambino di età compresa fra i tre e i cinque anni si esprimerà attraverso attacchi di collera o ira e incubi notturni.

Pensare alla mamma con il papà, il rivale, genererà in lui una sensazione che Freud chiamava castrazione, perché nota la punizione silente del padre davanti alla sua necessità/desiderio. Il complesso di Edipo si risolve in maniera naturale intorno ai cinque e sette anni del bambino, dove Freud identificò la fase detta risolutiva durante la quale lui rinuncerà appunto a prendere il posto del padre, conservando le sue emozioni e sensazioni nell’inconscio. Infatti, è questa l’età dell’identificazione con il genitore dello stesso sesso.

Le bambine vorranno assomigliare alla mamma, indossando i suoi vestiti e le sue scarpe, il bambino condividerà con il papà attività come lo sport e alcuni hobby come la pesca o i video games. Nella maggior parte dei casi il complesso si dissolve da solo e i genitori hanno un ruolo chiave affinché il tutto avvenga nel modo più naturale possibile, con fermezza, tranquillità e senza sensi di colpa: è una fase transitoria.

Scritto da Vale Nuccio
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