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Come spiegare il Carnevale ai bambini della scuola d’infanzia

Ecco tutto ciò che dovrebbero sapere i più piccoli, in modo da apprezzare questa festa maggiormente.

Come spiegare il Carnevale ai bambini della scuola d’infanzia? Una delle feste più divertenti per i bambini è il Carnevale, perché possono indossare costumi e giocare a essere qualsiasi altro personaggio. Ma come per molte altre feste che si svolgono durante l’anno, viene goduto senza tener conto dell’origine e del significato della festa.

Questo accade soprattutto con i bambini, che crescono conoscendo feste e celebrazioni. Ma in poche occasioni ci si ferma a spiegare il significato della festa. Il Carnevale ha il suo significato e la sua origine e quindi è importante che i bambini ne conoscano la storia. Perché oltre a travestirsi, cantare e ballare, possiamo arricchire la loro cultura fin da piccoli. Per questo motivo, oggi faremo un riassunto semplice e facile da raccontare. Perché i più piccoli possano capire la storia del Carnevale e anche perché possano raccontarla ai loro amici.

Come spiegare il Carnevale ai bambini della scuola d’infanzia

Le origini del Carnevale

Non è possibile sapere con esattezza dove o in quale data sia iniziata la celebrazione del Carnevale, poiché la sua origine è remota, secoli prima della nascita di Cristo. Secondo gli storici, la celebrazione del Carnevale nasce nell’antica Grecia e in Egitto. Dove erano tradizionali le feste pagane in onore di divinità mitologiche, come Bacco, il dio romano del vino.

Il Carnevale è anche direttamente associato alle colture e ai raccolti, dove le feste si svolgevano intorno al fuoco, agli elementi e alla necessità di un periodo favorevole per i raccolti.

La storia del Carnevale per i bambini

Il Carnevale è nato molti anni fa, molto prima della nascita di Cristo. Quando i contadini si riunivano in estate per festeggiare i buoni raccolti e chiedere agli dei di proteggerli dagli spiriti maligni. Intorno a un falò gli uomini si dipingevano e si coprivano il volto con maschere mentre ballavano.

Tuttavia, la prima festa di Carnevale conosciuta come tale ebbe luogo in Egitto. Per alcuni giorni gli egiziani nascosero la classe sociale a cui appartenevano con una maschera sul viso. E si riunivano per le strade per cantare e ballare. Era una festa pagana.

Più tardi i Romani iniziarono a celebrare questa festa all’inizio della primavera. Lo facevano in onore di Momo, il dio del divertimento e dello scherno. E durante questa festa, che chiamavano carrus navalis, Bacco, il dio del vino, sfilava per le strade su una nave con le ruote. Tutta la gente ballava e si divertiva intorno a lui.

Più tardi, nel Medioevo, si usava chiamare il Carnevale “festa della follia”. Perché alla gente piaceva fare scherzi in luoghi pubblici nascosti dietro un travestimento. La Chiesa cattolica cercò di evitarlo, ma non riuscendoci incorporò la festa nel suo calendario. E arrivò a considerarla un periodo di gioia e allegria prima di iniziare la Quaresima, un tempo di preghiera e astinenza.

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Scritto da Stefania Netti
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