Il latte artificiale o in polvere richiede una preparazione accurata per eliminare la presenza di eventuali batteri che potrebbero intossicare il bimbo e per ostacolare la loro proliferazione. Innanzitutto è bene utilizzare dell’acqua oligominerale in bottiglia perché è più pulita dell’acqua del rubinetto o se proprio volete usare l’acqua corrente, è opportuno farla bollire per sterilizzarla e poi farla raffreddare prima di aggiungere la dose di latte in polvere da sciogliere.
Per regolarvi sulle quantità , considerate che per 10 grammi di latte occorrono 60 grammi di acqua. Ponete l’acqua nel biberon, aggiungete il latte in polvere, chiudete il contenitore e agitate per ottenere un liquido completamente omogeneo. I metodi migliori per riscaldare il latte in polvere sono a bagnomaria oppure con un apposito scaldabiberon. Se scegliete la tecnica del bagnomaria, dovete porre il biberon pieno e ben chiuso all’interno di un pentolino pieno di acqua e mettere il tutto sul fornello, fate attenzione a non far arrivare l’acqua ad ebollizione, perché il latte deve essere solo scaldato e non bollito. Per controllare che la temperatura sia giusta basta far cadere qualche goccia di latte sul polso, se risulta caldo e non scotta allora è pronto e potete farlo subito bere al piccolo. In alternativa potete servirvi di un termometro per alimenti e togliere il latte da fornello quando raggiunge i 37 gradi.
Lo scaldabiberon è il metodo più pratico perché consente di scaldare il latte in pochi minuti alla temperatura desiderata, senza dover preparare il pentolino con l’acqua e dover controllare se è diventato troppo caldo, è comodissimo nel caso in cui il bimbo piange perché è affamato e reclama immediatamente la sua poppata. E’ consigliabile evitare di usare il forno microonde poiché il latte potrebbe non scaldarsi in maniera uniforme e rimanere freddo alla base del biberon e surriscaldarsi eccessivamente in superficie, con il rischio che il bambino possa scottarsi.