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Come rientrare al lavoro dopo la maternità facoltativa

La legge principale che in Italia tutela le donne in gravidanza e regola la maternità è la legge 151 del 26 marzo 2001. Essa prevede il diritto a cinque mesi di astensione dal lavoro. Ciascuna donna può poi decidere se far decorrere questo periodo a partire dal settimo o dall’ottavo mese. In quest’ultimo caso la neo mamma potrà rimanere a casa un mese in più dopo la nascita del piccolo. L’astensione di cinque mesi dal lavoro è comunque obbligatoria per tutte. Concluso questo periodo, la mamma lavoratrice ha ancora a disposizione la cosiddetta “astensione facoltativa” che prevede la possibilità di rimanere a casa per ulteriori sei mesi, con una retribuzione di circa l’80% del salario. Al di là, comunque, degli aspetti prettamente normativi, occorre progettare con attenzione il rientro al lavoro, sia per la mamma sia per il bambino. Al di là del distacco, che viene appunto percepito da entrambi, la madre potrebbe provare un senso di colpa per “l’abbandono” del figlio, il quale a sua volta può soffrire per lo stesso distacco. Allora è fondamentale che il bambino si abitui piano piano a stare con persone diverse dalla madre: i nonni, una baby sitter eccetera.

Scritto da Francesca Nidola
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