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Come iniziare lo svezzamento a 5 mesi

Lo svezzamento è un termine usato per indicare il momento in cui al bambino/a si dà per la prima volta del cibo solido senza smettere di somministrare contemporaneamente il latte materno necessario al piccolo/a per la crescita.

Il parere dell’OMS

In merito al periodo più opportuno per svezzare un neonato/a, vi è da dire per la precisione che L’Organizzazione Mondiale sulla Salute non detta termini perentori, in quanto ogni bebè ha una fisicità e uno sviluppo diverso, si può dire che sono indicati dei range entro cui iniziare lo svezzamento dopo previo accordo con il pediatra di fiducia.
Molto dipende dai parametri vitali del bambino/a se sia nato prematuro o meno, se ha problemi di digestione, intolleranze, allergie o altre patologie che possano in qualche in modo incidere e ritardare il momento dello svezzamento.

Svezzamento: consuetudine

Per consuetudine vi è da dire che in un neonato nella media lo svezzamento può iniziare intorno al 5 mese di vita, fase in cui si registra il completamento del suo apparato fisiologico.
Al quinto mese un bambino/a risulta avere una maggiore autocontrollo dei propri arti e dell’intero tronco nonché aver maturato un livello di digestione capace di assorbire cibi solidi ed espellerle le eccedenze.
Cominciano a comparire i primi dentini e questo permette una masticazione maggiore con la possibilità di ridurre il cibo in poltiglia più semplice da digerire ed ingurgitare evitando situazioni di soffocamento.
Trattasi, del resto di una fase dell’età in cui il bebè risulta manifestare una certa attenzione e curiosità verso nuovi sapori ed il cibo solido che si manifestano in atteggiamenti di emulazione e nella voglia di assaggiare il cibo degli adulti.

Quale schema adottare?

Un buon metodo per svezzare un bambino/a è farlo sentire alla pari con gli adulti, dunque si consiglia di acquistare un sediolino o una sedia per bebè per permettergli di consumare i sui pasti al tavolo con gli adulti ed emularli.
Per quanto attiene al cibo è importante che lo stesso venga sminuzzato in piccolissimi bocconi in modo tale che si consenta che venga masticato o comunque ingurgitato senza provocare soffocamenti.
Quanto alle posate fare attenzione, scegliere un servizio adatto ad un bebè, quindi preferire forchette arrotondate o comunque adatte ad un bambino/a di 5 mesi al fine di evitare che lo stesso nella foga del momento del pranzo o della cena possa graffiarsi il palato trattenendo il cibo in bocca.
Per invogliare il bambino/a all’assaggio mangiare un pò del loro cibo e dimostragli con atteggiamento deliziato che è veramente buono oppure accontentarli dandogli piccoli assaggi del proprio pasto o cena.

Svezzamento e poppata

Lo svezzamento non esclude l’allattamento al seno, si tratta di due modi di alimentare il bambino/a che almeno fino ad una certa età dello stesso, nei casi più propizi fino ai 24 mesi, possono e devono coesistere.
Naturalmente con l’assunzione di cibi solidi l’apporto di latte assunto dal neonato/a comincia a diminuire con poppate sempre meno frequenti con il trascorrere dei mesi.
Trattasi di un naturale processo che non deve far desistere il genitore dallo svezzamento, un passaggio obbligatorio nella fase di crescita di ciascun bambino/a.

Durante la fase dello svezzamento il bambino/a può manifestare diversi atteggiamenti nei confronti del cibo si passa dall’emulazione per cui si desidera assaggiare il cibo dei grandi al rifiuto fino all’inappetenza.
In particolare, si è dimostrato che in media intorno al primo anno di vita si registri una sorta di piccola diminuzione nell’assunzione del cibo solido, il bambino/a comincia a giocare con lo stesso e risulta riluttante a mangiare.
Trattasi di un normale processo fisiologico dovuto al mutamento delle abitudini quotidiane e allo sviluppo che non deve destare i genitori dal continuare lo svezzamento.

Scritto da Redazione Online
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