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Come eliminare gli acari della polvere: i consigli

Gli acari della polvere sono degli animaletti che si riproducono in zone come i peluche, i materassi o i tappeti. I bambini sono spesso allergici ed è importante prevenire spiacevoli episodi.

Spesso le allergie creano veri e propri disagi, soprattutto quando si tratta di allergia gli acari e a soffrirne sono dei bambini, che vogliono sentirsi liberi di giocare ovunque senza alcun limite di spazi. Ma cosa sono gli acari? Dove si trovano e soprattutto come eliminare gli acari della polvere?

Acari della polvere; cosa sono e dove vivono

Gli acari della polvere sono animaletti molto piccoli, invisibili all’occhio umano con dimensioni che non superano i 0,4 millimetri. Possono definirsi parenti dei ragni per la struttura fisica e presentano un ciclo vitale di circa 45 giorni durante il quale nascono, si riproducono, producono feci, uova e quando muoiono lasciano resti che sono a loro volta fonte di allergia.

Secondo un team di specialisti allergologi che lavora presso l’ospedale di Pediatrico Meyer di Firenze, essi si nutrono di quelle scaglie di pelle che l’uomo lascia in casa per il normale ricambio cellulare. Predilogono temperature intorno ai 20/30 gradi e con un tasso di umidità che superi il 50%. Questo significa, in termini pratici, che proliferano benissimo nei cuscini e nelle imbottiture dei materassi. Si trovano dunque in tutte le abitazioni ma creano problemi laddove si trovano bambini che risultano allergici, perché possono avere numerosi fastidi.

I sintomi dell’allergia agli acari

I sintomi dell’allergia agli acari nei bambini si manifestano nella rinite allergica, una sorta di raffreddore pruriginoso e insistente che non matura né guarisce come normalmente accade. O nell’asma bronchiale, una forma più grave che causa difficoltà respiratorie ai bronchi.

Il bambino che soffre di questo disturbo vive una prima fase di sensibilizzazione asintomatica, alla quale seguono le prime manifestazioni come starnuti, naso che cola e prurito agli occhi e al naso. Segue ovviamente il naso chiuso, attacchi di tosse apparentemente immotivata e nei casi più critici possono verificarsi broncospasmi e attacchi asmatici, con il classico fischietto in fase respiratoria. Nelle fasi acute e negli attacchi più violenti il bambino sente mancare l’aria perché aumenta la frequenza del respiro e si denota una rientranza nella zona della fossetta centrale della gola proprio durante la fase inspiratoria.

Sintomi precisi dunque, che non possono sfuggire ad una mamma attenta, che deve portare il proprio piccolo a fare il prick test per avere certezza dell’allergia a questo e ad altri allergeni, trovando la cura adatta. Sarà il medico di base ad indicare il periodo dell’anno migliore per eseguire il test e il centro dove recarsi.

Come eliminare gli acari della polvere

Se a seguito dei test il dottore dà certezza dell’allergia agli acari, è bene predisporre tutte le misure per evitare crisi respiratorie.

Il primo passo da fare è quello di foderare cuscini, piumoni e materassi con rivestimenti antiacaro, poiché questi sono i primi luoghi dove si depositano, proliferando nel tempo. Si tratta di rivestimenti in microfibra liscia che si chiudono con una cerniera per isolare in modo totale la parte interna da quella esterna. Il lavaggio di questi rivestimenti deve avvenire ogni 4/6 mesi a 60 gradi. Se in casa vi sono tappeti, è necessario procedere con le operazioni di pulizia almeno una volta al giorno e in assenza del piccolo. Basti considerare che sui pavimenti, così come sui tappeti, gli acari si riformano dopo due ore.

Spesso i bambini amano i peluche e nella loro stanza se ne trovano davvero tanti. Per questo bisogna procedere al lavaggio anche dei suoi piccoli amici almeno ogni 20 giorni, a 60 gradi in lavatrice. Un altro problema è quello dei filtri dei condizionatori. Possono essere utilizzati anche nella stanza del piccolo, ma con un’attenzione alla pulizia periodica e alla loro efficienza. Questo significa che devono essere sostituiti ai primi segni di usura.

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