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Come divorziare

Di recente è stata presentata in Parlamento una legge intenzionata ad introdurre nel nostro ordinamento il c.d. “divorzio breve”. In attesa dell’approvazione definitiva, vediamo di cosa si tratta e cosa cambia rispetto al passato. Il divorzio breve è da molto tempo auspicato perché permette di velocizzare i tempi della giustizia e ridurre i tempi di attesa per i coniugi che vogliono divorziare passando a sei mesi per le coppie che non hanno figli e che si sono separati consensualmente, e 1-2 anni per chi invece ha avuto dei figli durante l’unione matrimoniale.

La legge attualmente in vigore, invece, stabilisce il tempo di tre anni di effettiva separazione prima di ottenere il divorzio,per consentire alle coppie di ripensarci eventualmente e ricomporre il nucleo familiare prima di prendere una decisione definitiva.

Sta di fatto che sono tante le coppie che si fermano alla separazione senza arrivare al divorzio, sia per pigrizia che per evitare le lungaggini dovute alla burocrazia italiana. La prima cosa da fare nel momento in cui si è presa la decisione di separarsi dal coniuge è di consultare un avvocato per avere ben chiare le modalità di svolgimento della procedura e gli eventuali passi ulteriori da compiere per rendere il più possibile indolore questa decisione ai figli.

Oltre alla figura dell’avvocato, può essere utile prevedere quella di uno psicologo o di un esperto terapeuta di coppia, che possa guidare i coniugi ad una serena separazione senza traumi psicologici. Se si hanno seri problemi economici e quindi non si può usufruire della consulenza di un avvocato, è opportuno valutare se è possibile ottenere il gratuito patrocinio del legale.

Scritto da Cristiana Lenoci
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