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Clubhouse e i rischi per i bambini: la guida per i genitori

Il nuovo social di cui tutti parlano si chiama Clubhouse: cos'è, come funziona e quali sono i rischi per i bambini nella guida per i genitori.

Clubhouse è il nuovo social letteralmente sulla bocca di tutti. Infatti, non si può scrivere e non si possono condividere foto o video: solo parlare o ascoltare. Come tutti i social, presto anche i più piccoli vorranno farvi parte: la guida utile ai genitori per spiegare i rischi di Clubhouse.

Clubhouse: cos’è e come funziona

Un nuovo social network sta ottenendo una discreta popolarità nelle ultime ore e il suo nome è Clubhouse, il “network basato sulla voce”. La maggior parte dei social sono composti da testi, immagini e video. L’audio è presente solo nei filmati e Clubhouse invece vuole colmare questa distanza. Attualmente, è fruibile solo attraverso un’app per iOS e permette di interagire con gli altri utenti solo attraverso l’audio. Infatti, non è possibile scrivere testi, pubblicare immagini o video, né tantomeno inserire link.

Per il momento, Clubhouse è solo su invito ed è obbligatorio collegare l’account a un numero telefonico. Dopo avere scaricato l’app, se non si ha un invito diretto da parte di un altro utente, è comunque possibile riservare un nickname. In pratica, l’account resta sospeso, aspettando un invito diretto o che la lista di attesa gestita dalla piattaforma conceda il permesso di entrare a far parte del social. Ogni iscritto può possedere fino a due inviti.

Clubhouse è diviso in stanze ( chiamate anche room). Si può accedere a quelle già create e se ne possono creare di nuove dal proprio account. Possono essere:

  • open, cioè con ingresso libero a tutti;
  • social, nelle quali possono entrare solo le persone che si seguono;
  • closed, cioè stanze private nelle quali entrano solo gli utenti invitati personalmente dal creatore della stanza.

Clubhouse e i rischi per bambini: la guida

Nonostante sia necessario avere almeno 18 anni per iscriversi, Clubahouse non mette in atto nessuno strumento di verifica circa l’età degli utenti che si registrano. Al giorno d’oggi, si sa, i bambini sono sempre più connessi e passano gran parte del loro tempo sui social network, incuranti delle conseguenze e dei rischi di tali piattaforme.

D’altronde, molti bambini, soprattutto durante il periodo di quarantena, si sono rifugiati dietro agli schermi dei cellulari. Queste piattaforme si trasformano spesso in vere e proprie trappole, nascondendo insidie e pericoli. Nonostante la giovane età e, bisogna sottolineare, il fatto che sia ancora in una fase primordiale di test, Clubhouse ha già ricevuto aspre critiche per quanto riguarda i contenuti che vengono condivisi. A differenza di altre piattaforme, infatti, il sistema di controllo dei contenuti offensivi non sembrerebbe funzionare al meglio.

Inoltre, un altro nodo cruciale riguarda la privacy degli utenti. D’altronde, di dati ne circolano molti sul social: dalle informazioni richieste per la registrazione alla biografia da completare. Nelle regole sulla privacy e nei termini di utilizzo è indicato che i dati dell’utente potrebbero essere usati in forma aggregata per analisi statistiche ma anche per avviare rapporti di affari con società pubblicitarie.

Scritto da Francesca Belcastro
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