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Cistite in gravidanza: quali sono le cause e come curarla

La cistite è una patologia estremamente comune nelle donne e diventa ancora più comune quando si è in stato di gravidanza.

La cistite è una patologia estremamente comune nelle donne e diventa ancora più comune quando si è in stato di gravidanza.

In molte pensano che la causa possa essere la cattiva igiene intima, ma non necessariamente è così, in quanto è possibile riscontrare questa fastidiosa condizione anche in chi presta particolare attenzione alla propria igiene.

Vi parleremo meglio della cistite in questo articolo, a partire da cosa si tratta nello specifico, quali sono le cause, come prevenirla e soprattutto come curarla, aspetto decisamente fondamentale in quanto può risultare particolarmente debilitante.

Alcuni metodi sono già conosciuti, come banalmente l’alimentazione, la cura dell’igiene, o anche l’assunzione di integratori come Cistiflux Plus, uno dei più famosi e utilizzati, ma ancora restano molte domande, soprattutto su quest’ultimo rimedio: è adatto alla gravidanza? L’assunzione di Cistiflux plus per quanto tempo deve essere portata avanti? Basta solo l’alimentazione e l’igiene a proteggersi?

Cercheremo di darvi tutte le risposte.

Cos’è la cistite

La cistite è un’infezione delle vie urinarie, in particolare della vescica, che può avere una causa batterica o di altro tipo.

I batteri che generalmente sono causa di questa infezione si trovano nell’intestino e ciò che porta a sviluppare la malattia è il passaggio di questi all’uretra.

Questo avviene perché nelle donne, per la loro conformazione fisica, l’uretra è molto più vicina all’ano rispetto che per gli uomini ed è più facile che ci sia il passaggio, per questo le donne tendono, quindi, a soffrirne maggiormente.

L’igiene intima, perciò, ha sicuramente una sua incidenza: se eseguita in maniera maldestra o completamente assente è più facile che insorga quest’antipatica patologia, ma non è l’unica causa, soprattutto in stato di gravidanza.

La cistite solitamente si manifesta con:

  • Dolore acuto e bruciore quando si urina.
  • Bisogno urgente e molto frequente di urinare.
  • Sensazione di svuotamento incompleto anche quando si è concluso.
  • Dolore al basso ventre.
  • Urina di colore torbido e maleodorante.
  • Malessere generale

E nei casi più gravi:

  • Sangue nelle urine.
  • Febbre.

Ma non sempre la cistite è sintomatica, talvolta può essere presente l’infezione batterica anche senza avere particolari disturbi, per questo in gravidanza spesso viene consigliata un’urinocoltura nei primi tre mesi.

Le cause della cistite in gravidanza

Come abbiamo già accennato, l’igiene intima ha una sua rilevante importanza, è bene perciò occuparsene regolarmente con prodotti specifici e non saponi più generici, come quello per le mani.

Il ph vaginale, infatti, è leggermente acido ed è importante rispettarlo per evitare che l’alterazione favorisca il proliferare batterico, invece che combatterlo: saponi adatti al tratto vaginale sono quindi quelli con ph che vanno dal 3.5 al 5.5.

Ma in gravidanza, come accennato, non solo l’igiene è un fattore determinante, a volte la cistite può insorgere comunque anche con una perfetta attenzione alla pulizia.

Questo succede soprattutto per svariati motivi:

  • Cambiamenti ormonali tipici di questo periodo. L’aumento del progesterone, infatti, porta al rilassamento dei muscoli pelvici, la diminuzione del tono dell’uretra e quindi a un rallentamento del flusso urinario.
  • Presenza di sostanze nutritive nell’urina, soprattutto nel caso del diabete (condizione tipica della gravidanza) la maggior presenza di glucosio comporta una proliferazione batterica.
  • Cambiamento del ph vaginale, che come già detto per i saponi può comportare una maggiore proliferazione dei batteri.
  • Stitichezza, condizione altrettanto tipica, che comporta un aumento dei batteri nell’intestino.
  • Utero voluminoso, che va a comprimere la vescica e ne impedisce il completo svuotamento.

Come prevenire la cistite

Esistono fortunatamente molti metodi per riuscire a prevenire questa fastidiosa condizione, o quanto meno rallentarla e diminuirne così la sua gravità al momento dell’insorgenza.

Questi consigli sono molto utili durante la gravidanza, ma lo sono in realtà anche per tutte le altre donne, in qualsiasi fase della loro vita, per riuscire a mantenere sempre in salute la zona intima, particolarmente delicata.

  • Bere molta acqua, così da riuscire a favorire la diuresi, lo svuotamento della vescica e diminuire il ristagno di liquidi, dove i batteri possono trovare un buon campo per proliferare.
  • Evitare di trattenere l’urina. Se scappa è importante andare in bagno, senza trattenersi, o si rischia di infiammare il tratto urinario e trattenere troppo i batteri nella vescica, dando loro tempo di aumentare di numero.
  • Rispettare una corretta igiene intima.
  • Svuotare la vescica dopo ogni rapporto sessuale.
  • Assumere un’alimentazione ricca di fibre, così da aiutare le funzioni intestinali.
  • Evitare alcuni cibi, come il piccante, il caffè, il cioccolato, lo zucchero e l’alcol, che possono infiammare l’intestino.
  • Indossare abiti adeguati, di cotone o fibre traspiranti e naturali.
  • L’uso di integratori. Abbiamo parlato di Cistiflux plus, uno dei più utilizzati in quanto può essere assunto anche in gravidanza, ed è in grado di dare il giusto apporto di vitamine per combattere la proliferazione batterica. Per chi soffre di cistite recidivante, basta una bustina ogni 10 giorni, soprattutto al cambio di stagione e nei periodi estivi.

Come si cura la cistite

L’integratore può essere utilizzato anche come supporto alla cura, essendo in grado di ripristinare le naturali condizioni di intestino e uretra, così da creare per i batteri un luogo di proliferazione sfavorevole.

Alimentazione e una buona cura di sé, con gli stessi consigli dati per la prevenzione, sono ugualmente d’aiuto in caso di condizioni lievi, ma in casi gravi il medico può prescrivere una cura di antibiotico o paracetamolo.

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