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Che cos’è la translucenza nucale?

Quando va fatto l'esame della translucenza nucale? Ecco le risposte e le spiegazioni su un esame molto importante per i bambini in pancia

Se sei capitato qui vuol dire che a breve farai parte di quel fantastico mondo dei genitori. E partecipando ai vari colloqui medici, corsi pre-parto ecc… hai sentito molto spesso parlare di translucenza nucale, e adesso ti starai chiedendo cos’è, quando farla, e soprattutto se è troppo invadente per il futuro nascituro.
Bene sei capitato nel posto giusto, infatti cercheremo di dare tutte le risposte alle tue domande elencandoti tutte le caratteristiche specifiche di tale procedura.

Cosa è

Iniziamo col dire che la translucenza nucale è un‘esame non invasivo per il piccolo che hai in grembo. Detto ciò cerchiamo di capire cos’è e cosa riguarda, la translucenza nucale è un esame che consiste in una semplice ecografia esterna con la quale si misura la raccolta del liquido sotto il collo fetale, quindi in poche parola la distanza tra l’osso occipitale del cranio e la cute della nuca.
Adesso ti starai chiedendo perché bisogna svolgere di quest’esame? Bene scopriamolo insieme.
È molto importante svolgere quest’esame perché è l’unico in grado di prevedere se il feto è affetto da anomalie importanti, ciò significa che se il valore di quest’esame risulta molto alterato molto probabilmente sono presenti anomalie importanti, che però verrà confermata in seguito dopo aver fatto diversi esami di routine, anche se di solito da solo riesce a captare il 60/70 per cento dei feti affetti da malattie genetiche.
Nel caso che il valore risultasse elevato per essere certi che il feto è affetto da qualche anomalia viene fatto svolgere un test che risulta essere invasivo dove viene fatto un prelievo di sangue per effettuare l’analisi di proteine ed analisi per gli ormoni placentari questo tipo di test viene chiamato combinato ed associato alla translucenza nucale viene chiamato bi-test cioè il dosaggio della proteina PAPP-A e dell’ormone free beta hcg nel sangue materno e l’età materna per il calcolo del rischio di malattia cromosomica del feto. Ovviamente tali calcoli vengono effettuati con elaborate attrezzature professionali.

Quando si fa?

Possiamo dire che non c’è una data certa per effettuare questo tipo di esame infatti si può svolgere in qualsiasi momento della gravidanza, anche se è consigliabile svolgerla tra l’undicesima è la quattordicesima settimana di gravidanza infatti permette di capire se il feto è affetto da anomalie cromosomiche e quindi affetto da sindrome di down, oppure altre anomalie come quelle cardiache, e di altri organi come la spina bifida, l’onfalocele, oppure l’ernia diaframmatica.
Per avere un risultato certo inoltre le dimensioni del cranio devono essere comprese tra i 45 millimetri ed gli 84 millimetri, infatti il valore della translucenza nucale varia a seconda di questi valori.
Di solito si parla di valore aumentato e quindi la possibilità di malformazione se il valore e superiore ai 3.5 millimetri, ma si potrebbero manifestare ulteriori problemi anche se il valore è al di sotto perché di solito legati alla lunghezza del feto.

Dove fare la translucenza nucale

La translucenza nucale è di per se un esame molto importante anche se fatto da solo non può fornire esiti certi, infatti bisogna associare in caso di valori alti esami più specifici, proprio per questo bisogna recarsi in centri specializzati.

Scritto da Redazione Online
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