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Calcolare percentili di crescita neonati

Le curve di crescita ci aiutano a capire se il nostro bimbo o bimba stanno crescendo abbastanza per la loro età

Quando in una casa arriva un neonato bisogna considerare che si è appena formata anche un’altra figura. Una neo mamma da questo momento in poi, avrà come unico pensiero la crescita del bambino. Per farlo è importante calcolare i percentili di crescita.

E’ necessario sottolineare che i bambini non sono tutti uguali e di conseguenza anche le loro necessità variano da bambino in bambino. Capita che la mamma tenda sempre a preoccuparsi dello sviluppo del suo bambino arrivando addirittura a pesarlo diverse volte al giorno. Prima della poppata, dopo la poppata, prima della cacca, dopo aver fatto la cacca.

Proprio per questo sono sempre di più i pediatri che raccomandano di evitare la doppia pesata. Perché non fa altro che confondere i neo genitori. Infatti la quantità di latte assunto da un neonato tra una poppata e l’altra tende a variare in base a diverse condizioni che possono influenzare questo momento.
Proprio per evitare questi momenti di confusione i pediatri durante le visite di controllo utilizzano curve di crescita e dei percentili di crescita per valutare lo sviluppo di un neonato.

COSA SONO I PERCENTILI DI CRESCITA

Le tabelle dei percentili sono grafici che includono tutti i parametri come peso, altezza e circonferenza cranica, divisi per sesso ed età. Questi grafici sono ottenuti monitorando un gruppo di 100 bambini uguali per sesso ed età, registrando sul grafico i dati ottenuti andando a formare così delle curve. Ogni piccolo gruppo di bambini andrà a formare un percentile. In questo modo si potrà individuare il posto percentile che occupa il proprio bambino, dove il 50º percentile rappresenta la media della popolazione infantile. Se il bambino il trova al 60º percentile per quanto riguarda il peso vorrà dire che 40 dei 100 bambini pesano più di lui mentre 59 bambini pesano meno di lui.

Esistono tabelle percentili diverse per ogni etnia, in quanto ognuna di essa ha delle caratteristiche diverse rispetto ad altre popolazioni. Le tabelle a cui i pediatri italiani fanno riferimento sono quelle stilate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2006, che ha definito i limiti dei valori ovvero il limite superiore è considerato il 97º percentile, mentre come limie inferiore è definito il 3º percentile. Oltre a queste tabelle definite “standard” vi sono anche delle tabelle specifiche per bambini affetti da diverse patologie come la Sindrome di Down, al fine di poter monitorare lo sviluppo di questi particolari bambini in base alla propria condizione.

COME CALCOLARE I PERCENTILI DI CRESCITA DI UN NEONATO

Il pediatra ad ogni visita provvederà a prendere tutte le misure necessaria, come peso, altezza e circonferenza cranica riportandole sui grafici. Ad ogni visita si andrà ad aggiungere un punto nuovo. Questo sarà ottenuto dalla congiunzione tra la linea orizzontale, la quale indica l’età, e la linea verticale, il cui valore indica il peso, andando ad ottenere una serie di punti successivi sulle coordinate del grafico i quali una volta uniti andranno a formare la cosiddetta curva di crescita. I percentili di crescita permettono al pediatra di seguire la crescita del bambino nel tempo, individuando eventuali cambiamenti percentili. Ad esempio si considera una crescita normale quando la curva di crescita ha un andamento parallelo rispetto a quella del grafico.
Bisogna però sottolineare che la crescita di ogni bambino è differente, in quanto non dipende solo da quanto mangia , ma anche fattori genetici. Per questo motivo è opportuno che queste misurazioni vengono fatte dai pediatri. Solo oro possono determinare se vi è una situazione che necessita ulteriori approfondimenti.

Scritto da Redazione Online
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