Il cliché snervante di un bullo che domina le sale della scuola ha reso il fenomeno ancora più spaventoso, sia per il bullismo che per il bullo. Un nuovo documento pubblicato presso l’Università di Warwick afferma che i bambini alle due estremità del bullismo sono tre volte più probabilità di avere pensieri o idee suicide, prima degli 11 anni.
Come gestire i bulli:
Lo studio ha esaminato i dati di 6.043 bambini provenienti da un progetto di ricerca sulla salute a lungo termine (Avon Longitudinal Study di genitori e figli, noto anche come “Figli degli anni ’90”) presso l’Università di Bristol e ha chiesto ulteriori domande connesse con il bullismo o frequenza vittima di insegnanti, genitori e bambini. Lo studio ha trovato che rispetto ai bambini che non sono mai stati vittime di bullismo, le vittime dei bulli avevano maggiori probabilità di pensieri suicidi; coloro che hanno sofferto di bullismo a lungo termine erano sei volte più inclini a considerare il suicidio. E ‘ stato anche osservato che i bulli, anche se sempre rimasti l’aggressore, hanno un rischio maggiore di pensieri suicidi o di autolesionismo.
Il nuovo rapporto sulle leggi anti bullismo:
Il professor Wolke Dietor, uno degli autori dello studio, spiega: “I nostri risultati dello studio suggeriscono che il comportamento correlato al suicidio è un grave problema per i giovani pre-adolescenti: il 4,8% di questa popolazione ha riferito di pensieri suicidi e il 4,6% ha riferito di un comportamento suicida. “Non solo è il suicidio un problema sanitario significativo e globale, ma è anche la principale causa di morte in molti paesi.
