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Buchi alle orecchie ai bambini: quando e come farli

Buchi alle orecchie ai bambini, sì o no? Ecco come e quando decidere di farli e cosa fare in caso di infezione o reazione allergica.

I buchi alle orecchie a neonati e bambini non conoscono mezze misure: o piacciono tantissimo oppure si detestano in assoluto. Negli anni, infatti, attorno a questo tema si sono scatenati dibattiti, dubbi e polemiche. È giusto farli quando sono ancora molto piccoli? In realtà, in questa scelta gli aspetti da considerare sono parecchi.

Buchi alle orecchie ai bambini

Sono tante le mamme che desiderano fare i buchi alle orecchie ai propri bambini, perché pensano che gli orecchini siano qualcosa di grazioso. Fino a qualche fa non era raro che le bimbe, ancora neonate, uscissero dall’ospedale già “munite” di orecchini. In alcune zone dell’Italia, infatti, si trattava di una tradizione culturale, oggi però un po’ in crisi. Come già detto, alcune mamme vorrebbero farli prestissimo e c’è chi effettivamente ci riesce. A dire il vero, però, i genitori dovrebbero evitare di forare i buchi delle orecchi ai bambini sotto i 6 mesi. Sarebbe meglio aspettare che crescano un po’ e che quindi il loro sistema immunitario si sia rafforzato a sufficienza. Secondo gli esperti il periodo ideale sarebbe indicativamente dopo la pubertà o almeno dopo i 6 anni, perché il sistema immunitario è più maturo e ha una maggiore resistenza nei confronti sia di infezioni, sia di reazioni di tipo allergico.

Per quanto riguarda a chi rivolgersi per farli c’è solo una regola da seguire: affidarsi a persone esperte. I genitori devono assolutamente evitare posti improvvisati o dove non abbiano la completa sicurezza in fatto di norme di igiene e sterilità. Prima di fare i buchi è bene valutare che la bambina non abbia malattie infettive in corso, sia in buono stato di saluto, non soffra di allergie o di dermatite atopica.

Il materiale migliore

Non vi è un materiale che metta al riparto al 100% da reazioni allergiche. In particolare:

  • l’oro è senz’altro uno dei materiali più sicuri;
  • l’argento va bene, ma anche in questo caso si utilizzano leghe per renderlo meno ossidante e quindi non si può escludere del tutto il rischio di infezioni;
  • leghe a base di titanio;
  • da evitare nichel e cromo, che sono i materiali più allergizzanti.

Cosa fare in caso di infezione o reazione allergica

Prima dell’applicazione degli orecchini, la zona va disinfettata con un normale disinfettante. Subito dopo, invece, va applicata una pomata antibiotica. L’applicazione della pomata va poi proseguita per circa una settimana. In caso di infezione, i sintomi sono arrossamento, gonfiore, dolenzia, pus. Invece, se si tratta di reazione allergica, invece, si notano gonfiore, rossore, prurito, bollicine ed esfoliazione della pelle. In entrambi i casi gli orecchini vanno rimossi ed è opportuno rivolgersi quindi al proprio pediatra che saprà consigliare la giusta cura. In generale, sarebbe meglio attendere circa un paio di mesi prima di rimettere gli orecchini.

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