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Come intervenire se i bambini si trovano male a scuola

Bisogna sapere come intervenire se il proprio figlio si trova male a scuola e capire se si tratta solo di svogliatezza o di problemi di apprendimento più seri.

I disagi che spesso i bambini mostrano durante gli anni scolastici non sempre sono legati alla svogliatezza o alla pigrizia. Talvolta i bambini non si trovano bene a scuola per una miriade di motivi, e prima di fare delle conclusioni è importante capire i veri motivi. Molti possono essere le dinamiche in grado di incidere sulla normale attività scolastiche del bambino, portandolo a sentirsi a disagio o non perfettamente integrato nella classe. Vediamo quali sono le cause più frequenti di disagio scolastico, e soprattutto cosa fare se i bambini si trovano male a scuola o non riescono ad ambientarsi.

Le cause più comuni di disagio scolastico dei bambini

Le cause di disagio scolastico sono molto numerose, ma tra le più frequenti vi è senza dubbio l‘eccessiva timidezza e i disturbi di apprendimento. Non per ultimo bisogna ricordare la difficoltà del bambino ad inserirsi in un gruppo scolastico con altri bambini a causa di frequenti episodi di bullismo. Anche il bullismo, naturalmente, può rendere molto difficoltosa la frequenza scolastica. Non è raro che i bambini, sentendosi tristi e frustrati per continue prese in giro e insulti, cadano in depressione. In questi casi è consigliabile valutare la possibilità di attivare degli incontri con psicologi e psicoterapeuti, al fine di comprendere le motivazioni alla base del disagio scolastico del bambino.

Quando la causa è il docente: come intervenire?

Talvolta non è facile decidere come agire se il bambino si trova male a scuola. A volte è difficile instaurare un buon dialogo anche con i docenti. Questi ultimi non sempre sono in grado di comprendere le motivazioni alla base del disagio del bambino, e non riconoscono la presenza dei comuni disturbi di apprendimento. Non è raro che un’insegnante confonda la dislessia per svogliatezza. Individuare la causa del problema è il passo più importante, e non sempre è facile capire se si tratta di semplice timidezza o di più complessi disturbi di apprendimento (ad esempio la dislessia o la disgrafia). In alcuni casi parlare con i docenti non basta, pur essendo questi ultimi aperti al dialogo e disponibili a trovare soluzioni comuni per facilitare l’inserimento del bambino nella classe.

Come intervenire se i bambini si trovano male a scuola?

A volte la causa del disagio scolastico del bambino potrebbero essere i docenti, che non comprendono le reali difficoltà di apprendimento dei bambini. Trovano difficoltà a spronarli e aiutarli a inserirsi in classe, perché convinti che si tratti di semplice pigrizia. Anche in questo caso la soluzione è il dialogo, per tentare di “sensibilizzare” il docente di riferimento e provare a tranquillizzare il bambino.

É bene tenere conto, infatti, che non sempre l’approccio severo è la soluzione adeguata. I genitori e gli insegnanti devono innanzitutto cercare di stimolare “l’apertura” del bambino. Bisogna tentare di tranquillizzarlo e aiutarlo a inserirsi in classe. Se il bambino appare svogliato, a disagio o pigro, è necessario capire qual è il problema di fondo. La “cattiva educazione” del bambino può essere dovuta alla sua incapacità di percepire le regole o, al contrario, a un disturbo più serio.

Se le difficoltà di inserimento scolastico perdurano nel tempo, e il bambino continua a manifestare insofferenza e disagio (con scarsi risultati scolastici), i genitori potrebbero considerare la possibilità di iscrivere il bambino in un’altra scuola o in un’altra classe.

Scritto da Redazione
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