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Bambini e tablet, perché gli schermi touch tolgono il sonno

I tablet tolgono il sonno ai bambini.

Una volta si concedeva ai bambini di guardare la televisione, oggi invece si permette loro di ricorrere a dispositivi mobili, prima di tutto il tablet, dotati di touchscreen.

Alcuni studi che lo dimostrano

Sebbene questa tecnologia possa sembrare innocua, recenti importanti studi hanno dimostrato che gli schermi touch tolgono il sonno ai bambini. Più precisamente, per ogni ora di utilizzo di dispositivi touchscreen, il bambino perde, in media, 15,6 minuti di sonno al giorno. Questo è ciò che Tim Smith e i suoi colleghi della Birkbeck University of London hanno appurato grazie ad alcuni studi.

L’esperimento, volto ai genitori di bambini compresi tra i 6 e i 36 mesi di età, voleva misurare eventuali effetti negativi dei tablet, diffusi ormai in maniera incontrollata. Ai genitori di questi bambini veniva chiesto di annotare, in maniera molto minuziosa, l’uso dei dispositivi touchscreen e, contemporaneamente, segnalare anche la durata media del sonno, sia diurno che notturno. Altri dati che dovevano essere riportati agli studiosi erano il tempo impiegato per prendere sonno e la frequenza dei risvegli notturni.

I dati emersi sono a dir poco allarmanti. Prima di tutto, ben il 75% dei bambini presi in esame, un numero elevatissimo, utilizzava dispositivi touchscreen ogni giorno.

In secondo luogo, quei bambini che trascorrevano più tempo davanti a tablet o, in generale, a tecnologie con il touchscreen, erano anche coloro che dormivano meno ore durante il giorno e la notte.

È inoltre emerso che ogni ora trascorsa davanti a tablet si traducesse in 26,4 minuti, in media, di sonno notturno perso. Sebbene i medesimi bambini guadagnavano in media 10,8 minuti di sonno diurno, questo non è comunque sufficiente a recuperare il sonno notturno perso. Il risultato di questa somma, infatti, indica una perdita pari a 15,6 minuti di sonno, che, anche se sembrano pochi, sono molto importanti per un bambino.

Un altro effetto del tablet sui bambini, è l’incremento del tempo necessario per prendere sonno. Nessuna correlazione è invece stata trovata con la frequenza dei risvegli notturni.

I portori con tecnologie touchscreen obbligano i bambini ad attivarsi e non a usufruire passivamente come invece accade con la televisione. Sebbene siano un importante mezzo cognitivo che favorisce lo sviluppo delle competenze motorie, è bene limitare il loro utilizzo per evitare diversi disturbi, come appunto quello del sonno, per i bambini.

Il sonno, per i bambini, è un momento essenziale della giornata e non dovrebbe essere rovinato dalla tecnologia.

Scritto da Alice Sacchi
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