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Bambini iperattivi: la diagnosi e i rimedi per gestirli

I bambini ipercinetici sono bambini afflitti da una patologia. E come tale, va curata, con il supporto di uno specialista e di una cura farmacologica

Bambini costantemente in movimento, immaturi rispetto ai coetanei. Non rispettano le regole, sono insofferenti e hanno spesso atteggiamenti provocatori. Quando si parla con loro, sembrano non ascoltare. Sono i bambini iperattivi o ipercinetici, ossia quei bambini affetti da un disturbo neurobiologico. Il primo passo per aiutarli è la consapevolezza: inutile nascondere il problema, si aggraverà la situazione. Ecco una piccola guida per riconoscere la patologia e suoi sintomi, e qualche consiglio per porvi rimedio. Ma prima di leggere, un’avvertenza: in caso di sospetto, è bene affidarsi subito a uno specialista.

Migliori test per bambini iperattivi

Non sono bambini semplicemente vivaci, ma sono affetti da un vero e proprio disturbo neurobiologico a carico della corteccia pre-frontale e dei nuclei della base, ossia una serie di strutture sottocorticali coinvolte nel controllo del movimento. La sindrome dell’ADHD, Attention Deficit/Hyperactivity Disorder, Disturbo dell’attenzione e dell’iperattività, è di fatto una patologia neuropsichiatrica che affligge, nella maggior parte dei casi, i bimbi maschi in età scolare. Nelle bambine il disturbo è più raro e tende a manifestarsi solo sotto forma di disattenzione. I maschietti, invece, oltre a mantenere difficilmente l’attenzione, sono anche particolarmente vivaci, irrequieti, irrompenti, con atteggiamenti imprevedibili, capaci di creare problemi nei nuclei in cui vivono, casa e scuola. E proprio la scuola, è spesso colei che scatena la diagnosi, che statisticamente si ha solitamente tra i sei e i sette anni, in occasione dell’inserimento scolastico.

E’ infatti in questa fase della vita del bambino che i problemi comportamentali e relativi al cosiddetto deficit attentivo vengono a galla. Va anche detto che, difficilmente un bambino che è stato tranquillo fino ai sei anni, si trasforma in un bambino ipercinetico, a meno che non ci siano stati episodi di forte stress, traumi. I bambini cosiddetti ipercinetici, sono così fin dai primi mesi di vita, ma spesso i genitori non se ne accorgono, o tendono a sottovalutare i primi segnali. Per diagnosticare questa patologia, vi sono alcuni test a cui sottoporre i bambini. Ma, va detto, poiché i test per l’attenzione spesso sono tarati su età più adulte, è inutile procedere in autonomia, perché si rischia di mettere in difficoltà il bambino, producendo risultati negativi. Meglio affidarsi all’esperienza di un team di esperti: saranno loro a indicare i test più idonei, e a sottoporvi il bambino, senza causargli inutili stress.

I sintomi

Per prima cosa, va detto, non è facile individuare i sintomi dell’ipercinetismo, perché spesso il bambino affetto da questa patologia può essere scambiato solo per un bambino particolarmente vivace o immaturo rispetto ai suoi compagni. Però alcuni campanelli d’allarme ci sono e non dovrebbero essere sottovalutati: la difficoltà a concentrarsi su un compito o su un gioco; il comportamento dirompente e la disattenzione costante a casa, come a scuola, sono elementi da non sottovalutare. Alcuni di questi bambini sono veri e propri terremoti, che non sanno stare fermi, che si distraggono per un nonnulla.

Come si diceva, i bambini ipercinetici, lo sono fin dai primi mesi di vita: nei neonati si rilevano disturbi del sonno, della regolazione dell’appetito, pianti facili e improvvisi. Nel bambino più adulto, si riscontrano enormi difficoltà a perseguire un unico obiettivo per tempi lunghi, e comportamenti improvvisi, come salti, fughe, smorfie. Va anche detto che l’iperattività può essere una strategia del bambino per ricevere attenzione da parte dei genitori: in tali casi si manifesta esclusivamente in loro presenza. Prima di procedere con la visita di uno specialista, è bene quindi cercare di delineare uno scenario completo, magari modificando qualche aspetto della vita quotidiana che può essere fonte di stress per il bambino. Ma se anche gli insegnanti rilevano un disagio, è meglio procedere: una diagnosi tempestiva aiuterà il bambino a migliorare gradualmente, senza subire inutili sgridate, rimproveri e quant’altro lo possa mettere ulteriormente e inutilmente a disagio.

I rimedi

Se i genitori hanno il dubbio di avere un figlio ipercinetico, allora è bene che contattino immediatamente uno specialista, che saprà indicare quali strade intraprendere. Tra i rimedi più efficaci, il ricorso alla psicofarmacologia, ma solo dopo che la patologia è stata individuata e conclamata. Importante è che tutti gli adulti presenti nella vita del bambino siano al corrente della patologia: il gioco di squadra è fondamentale per rendere la terapia efficace e per non mettere in ulteriore difficoltà il bambino. Al di là dei farmaci, vi sono alcuni atteggiamenti che possono aiutare il piccolo: le richieste rivolte al bambino devono essere esplicitate in modo chiaro, preciso e coerente. Quello che non deve essere fatto, è la vessazione: richiami, note, prediche, minacce e suppliche, ultimatum, non servono a nulla, se non a peggiorare la situazione.

Diagnosi per bambini iperattivi

Dal punto di vista delle capacità cognitive, il bambino iperattivo ha un’intelligenza nella norma, se non addirittura superiore: dunque le potenzialità per apprendere ci sono, ma sono disturbate. Se aiutato, dunque, il bambino può condurre una vita normale, al pari dei suoi coetanei. Come per molte patologie, vi sono dei fattori di potenziale rischio: la familiarità per la sindrome da deficit di attenzione con iperattività; l’alcolismo in famiglia; la depressione materna; il sovraffollamento familiare; i conflitti tra genitori sono tutti aspetti che possono aiutare lo specialista a formulare la diagnosi. L’inattenzione, la distraibilità, la difficoltà di concentrazione, l’iperattività e l’ipereccitabilità, le emozioni vivide, spesso esagerate, con reazioni immediate e inopportune, insieme alla impulsività, completeranno il quadro, che verrà confermato dall’esperienza del medico e dai test a cui sottoporrà il bambino.

Bambini iperattivi a scuola

I bambini iperattivi si manifestano soprattutto a scuola, mettendo a dura prova i nervi e la pazienza delle mal capitate maestre/insegnanti. Il comportamento imprevedibile di questi bimbi, infatti, è difficilmente contenibile e rischia di compromettere la tranquillità dell’intera classe. E’ dunque il caso di mettere sempre al corrente gli insegnanti di quello che si sta facendo per aiutare questi bambini: bisogna infatti renderli edotti circa gli accorgimenti che possono essere presi per ridurre, mitigare, la gravità delle manifestazioni legale all’ipercinismo. In altre parole, è importante coinvolgere gli insegnanti nel lavoro che si sta facendo a casa e con lo specialista. Molti studi dimostrano infatti che, un lavoro congiunto tra scuola-famiglia-specialista, darà un buon esisto: è molto probabile che, raggiunta l’età adolescenziale, l’ipercinismo diventerà solo un lontano ricordo. Ma come gli insegnanti possono aiutare questi bambini?

Qui di seguito riportiamo alcuni consigli che si trovano in letteratura. Va però detto che, la tabella di marcia del lavoro, il vademecum, deve essere steso e portato avanti innanzitutto dallo specialista a cui si è deciso di affidarsi. Dunque si prenda quello che segue solo come una serie di consigli, da sottoporre eventualmente al proprio medico di fiducia. Per prima cosa, andrebbe chiesto agli insegnanti di accertarsi sempre della soglia di attenzione del bambino, soprattutto quando gli si sta assegnando un compito, un lavoro: spesso è sufficiente contattare il bimbo solo con lo sguardo, in questo modo si catturerà la sua attenzione e lo si distoglierà dai suoi impegni mentali e fisici. Quando l’insegnante spiega il compito, deve farlo in maniera veloce e semplice: subito dopo dovrà accertarsi che il bambino ipercinetico abbia compreso la consegna. Un altro aspetto da non sottovalutare è la collocazione del bambino all’interno della classe: deve essere seduto lontano da quelle che possono essere fonti di distrazione, una per tutti la finestra. In generale, un bambino ipercinetico peggiorerà il suo comportamento in una classe in cui mancano regole chiare e precise, mentre migliorerà in un luogo sereno, tranquillo, in cui il contatto con l’insegnante e i compagni è costante e costruttivo.

Bambini iperattivi a casa

I bambini iperattivi, anche a casa, presentano gli stessi disturbi che si sono visti per la scuola. Non sono tranquilli, si ha difficoltà ad avere la loro attenzione, sono irruenti e irrompenti con i genitori, on i fratelli, con le persone che in generale li circondano. Va anche detto, però, che alcuni bimbi, a casa e a scuola possono mostrare comportamenti diversi: il bambino che a scuola risulta proficuo e tranquillo, ma che a casa è ipercinetico, irruento, inutilmente fastidioso, spesso a solo bisogno di maggiori attenzioni da parte dei genitori. L’ipercinismo, in questo caso, non c’entra niente.

Scritto da Emanuela Stifano
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