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Bambini insonni: la regola dei 5 sensi per farli dormire

Bambini insonni: ecco la regola dei 5 sensi che aiuta a combattere il disturbo del sonno

L’insonnia nei bambini, quando non è patologia da risolvere in ambito medico, è sintomo dell’assenza di corretti rituali serali da parte dei genitori. A lanciare l’allarme è il Paidòss, l’Osservatorio Nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza. I Pediatri consigliano di seguire “la regola dei 5 sensi” che aiuterebbe i bambini a fare sonni tranquilli. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

L’insonnia nei bambini

L’insonnia nei bambini e nei ragazzi è un problema sempre più frequente: otto casi su dieci soffrono di questo disturbo del sonno. Come afferma Giuseppe Mele, presidente di Paidòss: “I bambini fra i tre e i cinque anni dovrebbero dormire dalle 11 alle 13 ore, per poi arrivare a 8-9 ore dagli 11 ai 13. Oggi questo non accade e la maggioranza perde almeno 40 minuti di sonno a notte”. Mele prosegue sottolineando che: “sono pochi i casi in cui i disturbi del sonno sono conseguenza di vere e proprie patologie come l’asma, il reflusso, disturbi dell’orecchio o le apnee ostruttive”. Ma allora l’insonnia nei bambini da cosa deriva? Le cause scatenanti sarebbero proprio da ricondurre alle cattive abitudini dei genitori nei confronti dei figli. Un rimedio per una notte da sogno? I pediatri consigliano di seguire la “regola dei 5 sensi”.

La regola dei 5 sensi

Secondo numerosi pediatri, seguire la regola dei 5 sensi aiuterebbe i bambini a dormire meglio. Prima ancora di seguire questa regola, però, è bene sapere che se il bimbo va a letto presto – entro le 21 – impiegherà molto meno tempo per addormentarsi e si sveglierà meno di frequente durante la notte.

Vista

La vista è uno dei 5 sensi che condiziona maggiormente l’insonnia. Per far si che il bimbo si addormenti senza difficoltà, intorno alle 20 iniziate ad abbassare le luci in casa e spegnete tutti i dispositivi elettronici. Il motivo è molto semplice: la luce dei dispositivi altera la produzione dell’ormone che favorisce il riposo, cioè la melatonina.

Udito

Come accade per la vista, anche l’udito ha bisogno di essere “coccolato” da rumori dolci che non disturbino il sonno del bambino. Niente rumori alti e se, abitate in una zona rumorosa, utilizzate i cosiddetti “rumori bianchi” in sottofondo, come ad esempio quello dell’asciugatrice, del phon, del ventilatore o dell’aspirapolvere.

Gusto

Il gusto è un altro fattore che inferisce fortemente sul sonno del bambino. Non appesantire il bambino alla sera con cene pesanti, ricche di grassi e gusti ipercalorici favorisce sicuramente il sonno. Meglio preferire alimenti come la carne bianca e il pesce, che stimolano entrambi la produzione di serotonina. Accompagnare il tutto con un bicchiere di latte prima di andare a dormire è altra buona cosa da seguire.

Tatto

Con il tatto si fa riferimento sia alla temperatura della cameretta dove dorme il bambino, che deve essere di circa 18 – 20° sia al pigiama che indossa: evitate tessuti troppo pesanti, il sudore non aiuta affatto il sonno nei vostri figli.

Olfatto

Infine l’olfatto, considerato uno maggiori sensi concilianti il sonno, ha bisogno di essere stimolato correttamente per dormire meglio. Cambiare spesso le lenzuola affinché siano fresche e profumate è un buon rimedio. In particolar modo, il profumo di lavanda e di camomilla, aiuta a rilassarsi e diminuisce la frequenza cardiaca.

Scritto da Alice Sacchi
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