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Arte, laboratori di scultura per bambini: a cosa servono

Avvicinarsi all'arte permette ai bambini di esprimere se stessi in maniera più creativa ed esplorando. La scultura è una delle tecniche più adatte all'autorealizzazione del piccolo e i genitori dovrebbero motivare i figli.

I bambini, si sa, hanno il pregio della spontaneità e delle creatività. Con la loro voglia di scoprire e capire, toccano tutto ciò che li circonda. Il tatto, infatti, è uno dei cinque sensi che il bambino sviluppa sin dall’inizio della sua crescita e che poi riversa in tutto ciò che fa.

Arte: i migliori laboratori per bambini

Varie sono le attività plastiche che il bambino potrebbe svolgere. Non a caso, esso sin da piccolo ama giocare, creare e sperimentare con la plastilina. Lo scultore più famoso al mondo, Michelangelo affermava: “ogni blocco di pietra ha una statua dentro di sé ed è compito dello scultore scoprirla”. Questo fantastico invito alla scoperta, all’arte può essere da sprono per tutti i bambini, per svelare la capacità che è in tutti. L’obiettivo di una società matura è quello di dare ai più piccoli, e quindi al futuro, sempre nuovi strumenti di comprensione. E l’arte, è sì un concetto molto astratto, ma dev’essere insito in ogni individuo. Tutti possono essere degli artisti.

Arte: laboratori di scultura per bambini

I bambini esprimono la propria creatività ed il proprio estro stando a contatto con diversi materiali, ma soprattutto quando si trovano in compagnia. È bene, dunque, che si creino dei laboratori in cui i ragazzini possano imparare a creare le proprie opere d’arte e avere, allo stesso tempo, uno scambio culturale con i loro coetanei. In un clima accogliente, bisogna stimolare sempre di più i bambini ad avere la capacità di esprimersi, attraverso qualsiasi forma d’arte. I bimbi rimangono affascinati e più attratti da qualcosa, quando sono loro in prima persona a fare, a creare. Dunque, in questi laboratori, si insegna ai più piccoli i vari procedimenti, si differenziano i vari materiali, attraverso semplici creazioni che porteranno il bambino ad essere molto soddisfatto.

Arte: cosa comunica al bambino

La prima cosa che fanno i bambini, quando devono capire dove si trovano, quando devono capire un oggetto, è toccarlo, sentirlo con le proprie mani per poi riconoscerlo le volte successive e farlo proprio. Questo procedimento, in realtà, non smette mai di essere vivo perché lo si fa anche da grandi di un qualcosa che non conosciamo; arricchendo, così, le nostre percezioni e i nostri bagagli culturali. Si creano delle categorie mentali. È vero, anche la pittura è una forma d’arte e tanti sono i laboratori che prendono vita, poiché l’esperienza pittorica offre al bambino la possibilità di organizzare ed immaginare il mondo come lui vuole, ma soprattutto di manifestare il suo mondo interiore attraverso colori che magari nella realtà non corrispondono al vero. Tutto ciò però lo fa sentire sicuro del suo mondo, del suo spazio.

L’esperienza scultorea, invece, permette al bambino un passaggio primario rispetto al toccare per riconoscere l’oggetto. Il bambino, attraverso i laboratori di scultura può in prima persona essere l’artefice di un prodotto che poi presenterà agli altri bambini o addirittura ai genitori e si sentirà soddisfatto di questo. Durante i laboratori di scultura creativa, i bambini verranno forniti di tutti i materiali possibili, dalla famosa e gettonata plastilina, al legno, all’argilla, con i quali bisognerà prenderà dimestichezza. Chiaramente, il bambino non verrà mai lasciato completamente da solo, ma gli sarà spiegato come modellare quel tipo di materiale per evitare di farsi male e per una buona riuscita. La scultura è questo: è modellare, creare a differenza della pittura, che sì ti fa esprimere il proprio mondo interiore, ma ti dà la capacità di mettere in atto tutte le tue abilità per mettere al mondo una statura, un oggetto dalla materia prima. I bambini diventeranno dei veri e propri scultori. Avranno la possibilità di utilizzare gli strumenti adatti ai materiali, come cacciaviti per incidere e scavare; pennelli per pulire la zona interessata dalla polvere; carta vetrata per levigare; usare le mani per creare dei contorni dolci.

L’obiettivo primario di mettere a contatto i bambini con la scultura è l’autorealizzazione. Essi si sentiranno soddisfatti di aver creato qualcosa, di aver fatto uscire dalla plastilina una faccia. Il bambino che in questo caso diventerà scultore, diventerà allo stesso tempo un esploratore che cerca dentro di sè e dentro la materia grezza. D’altronde, l’arte è lo specchio dentro il quale noi guardiamo.
L’esperienza scultorea permetterà ai bambini di esprimere la propria emotività e creatività; di condividere questo proprio mondo con gli altri. Con la condivisione, si incrementano le possibilità creative e i bambini aprono la mente ad altre idee, vedendo le creazioni degli altri.

Scritto da Redazione Online
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