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Acido folico in gravidanza: a cosa serve?

Prima del concepimento e durante la gravidanza è importante assumere l'acido folico: cos'è e a cosa serve.

Quando una donna è in cerca di una gravidanza o ha appena scoperto di essere incinta il medico le prescrive subito l’acido folico. Ma di cosa si tratta e a cosa serve l’acido folico in gravidanza?

Acido folico: cos’è

L’acido folico, conosciuto anche come vitamina B9 o folacina, è una vitamina idrosolubile del gruppo B ed è particolarmente abbondante negli alimenti di origine vegetale. Non a caso, il termine acido folico deriva dal latino “folium”, chiaro riferimento ai vegetali a foglia verde e larga. L’acido folico rappresenta la forma più ossidata e stabile della vitamina. Data la rara presenza nei comuni alimenti, viene sintetizzato in laboratorio e destinato alla fortificazione dei prodotti alimentari e alla preparazione di supplementi vitaminici. L’acido folico viene utilizzato dall’organismo per la riproduzione cellulare e interviene nella sintesi di DNA, proteine ed emoglobina. L’acido folico è fondamentale a tutte le età, dal preconcepimento alla vecchiaia, sia per i bambini che per gli adulti, dal momento l’organismo utilizza tale molecola per produrre nuove cellule.

Acido folico in gravidanza: a cosa serve

A lungo si è parlato dell’importanza dell’acido folico in gravidanza, perché la sua assunzione riduce il rischio che il neonato possa avere un deficit congenito del tubo neurale (DTN), una struttura presente negli embrioni dei Cordati, da cui si origina il sistema nervoso centrale. I difetti del tubo neurale sono il risultato della chiusura incompleta o scorretta del tubo neurale durante le prime settimane di gravidanza. Tra questi vi fanno parte spina bifida, anencefalia ed encefalocele. In gravidanza la quantità di acido folico che si può assumere tramite la frutta e la verdura non è sufficiente. Il fabbisogno di vitamina B9 aumenta quando si è in dolce attesa ed è consigliabile di assumerla durante la fase del concepimento. Oltre all’alimentazione equilibrata, è consigliato un dosaggio giornaliero, da cominciare almeno un mese prima del concepimento, di almeno 0,4 mg/die.

Quando iniziare a prendere l’acido folico

Il motivo per cui è importante iniziare ad assumere l’acido folico almeno un mese prima del concepimento è il fatto che il tubo neurale si chiude fra il 17esimo e il 29esimo giorno dal concepimento, momento in cui spesso non si è ancora a conoscenza della gravidanza. Assumere l’acido folico può ridurre fino al 70% il rischio di disturbi del tubo neurale. Risulta importante attenersi alle quantità indicate dal proprio medico, perché un eccesso di vitamine potrebbe causare danni di diverso tipo. Esiste infatti il sospetto che un sovraccarico di acido folico possa influire sulla crescita di alcune cellule tumorali, e pertanto bisogna essere accorti nel rispetto dei dosaggi indicati. Infine, bisogna ricordare che in Italia l’acido folico è tra i farmaci a rimborsabilità totale e si può quindi acquistare con ricetta da parte del medico curante pagando solo il ticket previsto dalla propria Regione.

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