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A chi assomiglierà il mio bambino: la trasmissione genetica

Quando si scopre di essere incinta, la prima domanda che la futura mamma si pone è "a chi assomiglierà il mio bambino?" e la genetica risponde così.

Quando una coppia scopre di aspettare un figlio viene travolta da un turbinio di emozioni: ansia, paura, felicità e tanta gioia. Papà e mamma cominciano a fare i primi progetti, a immaginare quanto cambierà la loro vita dopo la nascita del bambino. Si tratta di un’altalena di emozioni che dura nove mesi e che porterà la coppia a una delle gioie più grandi che la vita può regalare. Tra i tanti dubbi e le tante domande, le future mamme si pongono anche la fatidica domanda: “a chi assomiglierà il mio bambino”?

A chi assomiglierà il mio bambino?

Chiunque, non appena scoperto che sarebbe diventato genitore, si è posto la domanda “a chi assomiglierà il mio bambino?” e la risposta, ovviamente, è arrivata solo con la nascita della creatura. A riguardo, la scienza parla chiaro: ci sono infinite combinazioni possibili nell’unione tra il gamete femminile e quello maschile, ed è proprio nel momento della fecondazione che vengono stabiliti i caratteri del piccolo. Molti di questi, infatti, dipendono dai geni e si parla in questo caso di caratteri ereditari, cioè presi da uno dei genitori o da altri parenti prossimi. I caratteri ereditari, in particolare, riguardano: altezza, corporatura, colore degli occhi, capelli, forma del viso e del naso, e così via.

Innanzitutto, il primo aspetto che viene definito quando ovulo e spermatozoo si uniscono è il sesso del nascituro. Ogni cellula del corpo contiene 23 coppie di cromosomi: 22 di queste determinano i caratteri del corpo, mentre la 23esima stabilisce se il bambino sarà maschio oppure femmina. La donna ha solo cromosomi XX, mentre l’uomo XY, e proprio per questo motivo sarà lui a determinare il sesso del bebè.

Il colore degli occhi

Per quanto riguarda il colore degli occhi, bisogna ricordare che i colori scuri sono quelli dominanti. Gli studi di genetica hanno stabilito che se entrambi i genitori hanno gli occhi scuri, allora il bambino avrà il 75% di possibilità di avere gli occhi scuri, ma anche un 18% di averli verdi. Se mamma e papà hanno gli occhi uno verdi e l’altro scuri, la possibilità di avere un bambino con gli occhi scuri si abbassa al 50%, occhi verdi al 37% o azzurri al 12%. Se i genitori, invece, hanno uno gli occhi azzurri e l’altro gli occhi scuri, ci sarà un 50% di possibilità che il bambino possa avere gli occhi chiari o scuri.

I capelli

Il colore e la struttura dei capelli sono teoricamente regolati dalla competizione tra caratteri dominanti (neri e ricci) e recessivi (biondi e lisci). Da due genitori chiari tende a nascere un bambino chiaro, ma non si tratta di una regola.

La salute

La salute del bambino dipende quasi totalmente da quella dei genitori e dai loro geni. I figli, infatti, possono contrarre determinate malattie solo attraverso i singoli geni dei genitori, altre da geni familiari. Per questo motivo, quindi, è opportuno conoscere la storia clinica della propria famiglia per sapere se sono presenti determinate patologie oppure no. Gli esami genetici prenatali, d’altra parte, servono proprio a rilevare malattie nel feto trasmesse dai genitori attraverso i geni.

Scritto da Francesca Belcastro
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