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5 cose da sapere sull’asilo nido

Il nido non è una scuola obbligatoria, ma può essere un valido aiuto se avete finito il periodo di maternità o non potete contare sull'aiuto dei nonni.

C’è un momento molto importante e delicato nella vita dei genitori, ovvero il momento il cui dovete decidere se iscrivere o meno vostro figlio all’asilo nido.
Se avete deciso di iscrivere vostro figlio all’asilo nido, ma non avete idea di cosa sia o come funzioni, questa guida sulle cose da sapere sull’asilo nido vi tornerà sicuramente utile.

1) Iscrizione

Il nido è un servizio socio educativo atto alla crescita dei bambini dai 36 mesi ai 3 anni.
Per iscrivere vostro figlio, potete presentare la domanda anche prima che vostro figlio compia tre mesi, per evitare che l’asilo sia al completo. Oltre al modulo di iscrizione, dovrete fornire alla scuola i vostri documenti personali, la documentazione relativa alle vaccinazioni ed un’eventuale documentazione relativa alla disabilità di vostro figlio.
In caso di iscrizione all’asilo comunale, dovrete fornire anche la dichiarazione ISEE, necessaria alla scuola per calcolare la retta di iscrizione e la permanenza di vostro figlio nella scuola.

Se il vostro reddito familiare sarà inferiore a un determinato limite, vostro figlio potrà frequentare gratuitamente l’asilo nido.
Se avete optato per un asilo privato, potrete presentare la domanda d’iscrizione in qualsiasi momento, sempre se ci sono ancora dei posti disponibili nella struttura.
Per quanto riguarda gli orari, essi variano dalle 8.00/9.00 alle 12.00, ma provate a chiedere alla scuola se è possibile che vostro figlio frequenti l’orario prolungato.

2) Come valutare

Prima di tutto, dovete valutare il curriculum del nido, cioè il documento che racchiude la sua storia, il suo progetto educativo e i valori pedagogici a cui si ispira.
Cercate di visitare la scuola in cui avete intenzione di iscrivere vostro figlio, valutando attentamente se gli spazi interni per le diverse attività sono accuratamente separati e se la scuola è fornita di un cortile esterno per i giochi all’aperto.
Sfruttate l’occasione per iniziare a conoscere il gruppo di educatrici che seguiranno vostro figlio. Chiedete quali attività si svolgono durante la settimana, come viene strutturata la giornata e cosa succede se vostro figlio vuole fare qualcosa di diverso dagli altri.
Informatevi anche sull’alimentazione proposta al nido, tentate di capire se c’è una cucina interna con la cuoca o se c’è un catering esterno. Se vostro figlio ha delle intolleranze, chiedete un menù alternativo.

3) Cosa portare

Spesso gli asili nido vi chiederanno di portare un corredino personalizzato. Generalmente il corredino è composto da: utensili per il pranzo, dei calzini antiscivolo o delle pantofoline, dei cambi di vestiti, l’occorrente per il riposino.

4) Adattamento

Il momento del distacco è sempre delicato. Generalmente, i primi giorni le educatrici vi permetteranno di restare con vostro figlio, ma il tempo che potrete restare insieme diminuirà giorno per giorno. Se la fase del distacco graduale è già terminata, ricordate di mostrarvi sempre sicuri e sorridenti nel momento il cui passerete vostro figlio alle educatrici. Cercate di non indugiare troppo all’ingresso e ricordate di non raccontate bugie a vostro figlio, poiché alimenterete in lui false speranze.

5) Se non supera l’adattamento?

Anche se vostro figlio si mostra tranquillo e sereno, le crisi di pianto possono verificarsi anche dopo parecchi mesi dopo l’inserimento. Altri segnali che fanno capire che vostro figlio non ha totalmente superato il distacco sono comportamenti aggressivi nei confronti di altri bambini oppure improvvisi risvegli notturni.

Scritto da Redazione Online
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