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Il singhiozzo: perché, cause e come curarlo

Il singhiozzo è un disturbo quasi sempre banale ma molto fastidioso. Scopri perché viene il singhiozzo, quali sono le cause ed i rimedi.

A quanti di voi capita all’improvviso di avere il singhiozzo? Ma sapete perché si scatena il singhiozzo, quali sono le cause e come curarlo? In questa mini-guida troverete tutte le informazioni sul singhiozzo, ma anche qualche simpatica curiosità. Il singhiozzo è una contrazione involontaria e ripetuta del diaframma.

Ogni contrazione del diaframma, durante il singhiozzo è seguita dalla chiusura delle corde vocali e questo fa si che si produca il caratteristico suono del singhiozzo “hic” e non a caso la traduzione in inglese di singhiozzo è hiccup. Scientificamente parlando, il singhiozzo ha un nome medico ed è flutter diaframmatico sincrono (FDS) o singultus, per i medici che amano particolarmente la lingua latina.

Cos’è il singhiozzo

Il singhiozzo come abbiamo visto nell’introduzione è un disturbo causato da una “contrazione involontaria e ripetuta del diaframma”, il muscolo fondamentale per una corretta respirazione. Quando arriva il singhiozzo contemporaneamente si chiude anche la glottide, ovvero lo spazio che si trova all’imbocco delle vie aeree e causa il caratteristico suono del singhiozzo.

Il singhiozzo sebbene banale, è pur sempre un disturbo, che se occasionale e di durata breve non deve essere causa di preoccupazione. Durante il singhiozzo il diaframma, che normalmente si contrae durante l’inspirazione e si distende durante l’espirazione, da vita a delle contrazioni ripetute ed involontarie. Proprio come se avesse perso il controllo. Se durante queste contrazioni involontarie viene irritato il nervo frenico, il nervo più importante del plesso cervicale, si scatena il singhiozzo. Oltre a diaframma, glottide e nervo frenico il singhiozzo coinvolge anche alcune parti del cervello umano che controllano la respirazione e l’ippotalamo, la parte del cervello non controllabile dalla volontà. Ecco spiegato il motivo per cui il singhiozzo si scatena all’improvviso e senza controllo.

Perché viene il singhiozzo

Vuoi sapere perché viene il singhiozzo? Perché si mangia troppo e troppo in fretta. Questa è la risposta primaria. Ma il singhiozzo può venire anche a causa di bruschi sbalzi di temperatura, consumo eccessivo di bevande gassate, abuso di alcol, stress ed infine una forte eccitazione.

In particolari condizioni di disagio o di stress, si ingoia una eccessiva quantità di aria. Questa provoca una irritazione del diaframma che inizia a contrarsi in maniera involontaria,provocando la comparsa del singhiozzo. Se il singhiozzo ha una durata di diverse ore o addirittura giorni, potrebbe esserci una infiammazione del pericardio, la guaina che fascia il cuore. Oppure un singhiozzo persistente potrebbe essere la causa di disturbi dell’apparato digerente, reflusso gastroesofageo, gastrite o alterazione dei centri nervosi che controllano il singhiozzo.

Cause

La causa più frequente del singhiozzo è normalmente un pasto abbondante e consumato velocemente. Ma il singhiozzo può essere causato anche da uno spavento o da un colpo d’aria. Normalmente il singhiozzo dura qualche minuto, ma in alcuni casi potrebbe essere il campanello di allarme di malattie più serie. In questi casi il singhiozzo è però di natura persistente.

In caso di singhiozzo persistente è consigliato consultare il medico o andare al pronto soccorso per effettuare tutti gli esami del caso, che normalmente sono radiografia del torace, ecografia, elettrocardiogramma o risonanza magnetica. In questo caso gli esami potrebbero portare alla scoperta dei disturbi elencati anche sopra, come una pericardite, disturbi all’apparato digerente, gastrite, malattie neurologiche o tumori.

Rimedi

Normalmente il singhiozzo scompare senza il bisogno di terapie particolari. Ma se il singhiozzo è causato da una patologia, è necessario l’intervento del medico e la relativa cura farmacologica. Tra i farmaci più usati per curare il singhiozzo ci sono la Clorpromazina, un antipsicotico, la Metoclopramide, un farmaco antinausea), il Baclofen, un farmaco miorilassante.
Se le terapie farmacologiche non dovessero essere sufficienti il medico potrebbe prescrivere un’iniezione di anestetico, per bloccare il nervo frenico e fermare così il singhiozzo.

Oppure, quando lo stomaco è disteso si ferma il singhiozzo con l’aiuto di sondino nasogastrico,un tubicino flessibile e sottile, inserito nel naso e che scende fino allo stomaco. Infine per fermare il singhiozzo, ma parliamo di casi davvero estremi, si impianta chirurgicamente nel torace un dispositivo a batteria che provoca una lieve stimolazione del nervo vago. Di solito questo intervento serve a curare l’epilessia, ma si utilizza anche in caso di singhiozzo persistente.

Prima di concludere una piccola curiosità. Il signor Osborne, americano, ebbe il singhiozzo per ben 68 anni. Il singhiozzo gli arrivò un giorno del lontanissimo 1922, mentre, nella sua tenuta nello Iowa, sollevava un maiale per portarlo al macello. Il singulto continuò, dapprima con un ritmo folle (40 colpi al minuto) poi più lentamente (20 colpi) fino al 1990.

Infine, un piccolo e doveroso accenno va fatto a tutti quei rimedi della nonna che normalmente tutti noi utilizziamo per farci passare il singhiozzo come fare distrarre la persona, rilassarla, spaventarla, compressione leggera sugli occhi chiusi per far aumentare la pressione del sangue e far cessare così il singhiozzo.

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