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Passeggino per bambini disabili: come sceglierlo

I passeggini per bambini disabili sono degli ottimi strumenti che consentono loro di uscire e di godere della mobilità. Ecco la guida all'acquisto.

Come la gran parte dei passeggini, anche i passeggini per bambini disabili si presentano con vari modelli, che si differenziano l’un l’altro per il sistema di chiusura, la totale reversibilità o meno dello schienale e infine l’orientamento fronte strada o fronte strada e fronte mamma.

Il passeggino per bambini disabili consente di passeggiare con il bambino, assicurando contemporaneamente anche una corretta posizione per la sua crescita, ma senza contrastare in alcun modo la sua disabilità. Vediamo le caratteristiche dei passeggini per disabili, per aiutare meglio nella scelta del passeggino maggiormente adatto alle proprie esigenze.

Caratteristiche del passeggino per disabili

I passeggini per disabili, come d’altronde i comuni passeggini per bambini, non sono tutti uguali e prima di procedere con l’acquisto è consigliabile valutare attentamente caratteristiche come peso e dimensioni, sistema di sicurezza e materiale del rivestimento. Fortunatamente i passeggini per disabili di ultima generazione sono studiati e progettati in modo da essere più leggeri e facili da manovrare. Ma alcuni modelli potrebbero risultare scomodi in fase di chiusura. Meglio quindi scegliere un passeggino per disabili che si chiude in pochissime mosse e non necessità chissà quale forza per sollevarlo e caricarlo in macchina. Per chi si muove poco e principalmente su marciapiedi o strade asfaltate, si può scegliere un passeggino più largo, per chi invece si sposta o viaggia spesso meglio optare per un passeggino leggero e più piccolo.

I passeggini per disabili hanno due diversi sistemi di sicurezza, uno che evita l’utilizzo accidentale dei bambini, indispensabile per evitare che il bambino si faccia male o rimanga incastrato con le dita da qualche parte e l’altro è il fermo delle ruote, presente su entrambe le ruote posteriori per far si che il passeggino rimanga fermo, mentre ad esempio si prende in braccio il bambino. Ovviamente anche per i passeggini per disabili, il passeggino deve essere rivestito con materiale idrorepellente e facilmente lavabile.

Come abituare il bambino al passeggino

Per i genitori con bambini disabili a volte ci sono delle domande che riguardano la vita pratica di tutti i giorni, una di queste è come abituare il bambino al passeggino. La dottoressa Elisabetta Ravagnan sul sito disabili.com, un sito utilissimo, ricco di informazioni, prodotti e consigli interamente dedicati al mondo dei disabili, si rivolge in questo modo ai genitori , fornendo alcuni importanti suggerimenti riguardo la postura bambini disabili. La dottoressa Ravagnan è fisioterapista e terapista occupazionale e dal 1982 lavora nell’ambito della riabilitazione infantile e dal 1992 presso l’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Azienda ULSS 16 di Padova. Da 20 anni si occupa in particolare di ausili per la postura e la mobilità in età evolutiva. Ecco l’intervista.

Quand’è il momento giusto?
“È importante che vostro figlio cominci a stare seduto nello stesso periodo in cui cominciano tutti i bambini, cioè a 7-8 mesi, quando arriva il momento di dargli le prime pappe e quando tutti i bambini iniziano a stare meno in braccio e a spostarsi (rotolare, strisciare, andare “a gattino”): diventano sempre più curiosi e desiderano esplorare il loro mondo. A quest’età ogni giorno fanno un scoperta nuova ed il movimento è per loro un modo di conoscere lo spazio e tutte le cose e le persone che vi appartengono. A quest’età , se non riescono a stare seduti da soli dobbiamo aiutarli con qualche strumento, che può essere un seggiolino, un seggiolone, un passeggino. Come forse sapete, oggi esistono strumenti per mettere seduti presto anche bambini che hanno molta difficoltà a mantenere l’equilibrio.”

Con chi parlarne?
“Se siete seguiti da un centro di riabilitazione, parlatene con il terapista del vostro bambino, illustrategli tutte le esigenze che avete durante la giornata nell’accudire vostro figlio, tutti i problemi e le difficoltà che incontrate, e cercate insieme una soluzione. Un bravo terapista capirà che si tratta di cose molto importanti e saprà che è fondamentale discutere con voi sia le esigenze, sia le proposte.”

Possibili soluzioni
“La soluzione per farlo stare seduto può essere una semplice modifica del seggiolino, seggiolone o passeggino che già possedete, oppure può essere necessario pensare a qualcos’altro. Il terapista può occuparsi di procurarvi qualcosa da provare, magari durante la seduta di terapia, così insieme potreste vedere se va bene oppure no. Le prove sono un momento assai prezioso, non solo per capire quali ausili vanno bene e quali no, ma anche per chiarire cosa serve effettivamente.”

Una grande conquista
“E’ importante abituare il vostro bambino a stare meno in braccio, un po’ alla volta; all’inizio staccatelo anche solo per pochi minuti, deve capire piano piano che non lo state abbandonando, che siete vicino a lui. Anzi, può constatare che stando seduto da solo può vedervi di fronte a lui e così comunicare meglio con voi, può cominciare a fare qualche gioco insieme a voi, può cominciare a mangiare le pappe e tante altre cose. Procedendo così, per gradi, arriverà a capire che quando ve ne andate (le prime volte vi sottrarrete alla sua vista solo per poco), dopo ritornate; arriverà a stare da solo per qualche minuto e, nel frattempo, potrà manipolare qualche giochino oppure osservare quello che succede attorno a lui.
Soltanto dopo aver fatto questa esperienza può decidere di essere lui ad allontanarsi da voi e poi di ritornare, magari per farsi coccolare o per raccontarvi a modo suo cosa ha fatto o cosa ha visto.
Se però non riesce a spostarsi in alcun modo da solo, è opportuno anche per questo pensare a qualche strumento che possa essergli di aiuto. Parlatene sempre con il terapista di vostro figlio e pensate insieme cosa si potrebbe fare per aiutarlo in questa funzione. Se possibile, è meglio trovare una soluzione nello stesso periodo in cui tutti gli altri bambini cominciano a spostarsi, così anche lui può “diventare grande”.

È seduto bene?
“Quando il vostro bambino è seduto, cercate di osservare se gli costa fatica, se perde facilmente il controllo della sua posizione, se ha bisogno spesso del vostro intervento per essere rimesso a posto.
Se vi accorgete di queste o altre difficoltà , parlatene con il terapista perché è necessario cercare un rimedio: modificare o cambiare il suo sistema di seduta. Il vostro bambino non deve avere sempre il pensiero rivolto a mantenere la posizione, perché altrimenti non può dedicare le sue energie alle cose che fanno tutti gli altri bambini: giocare, parlare, guardare, stare attenti a scuola, scrivere, leggere,ecc. L’esercizio di “stare diritto” può essere proposto al bambino in qualche momento della giornata, oppure durante la seduta di terapia, ma non può durare tutta la giornata!”

Nel tempo
“Quando il vostro bambino cresce, il suo sistema di seduta deve crescere con lui, deve sempre calzare perfettamente come il vestito di un sarto: quindi osservate bene le sue misure rispetto all’ausilio e se vi sembra di notare qualche discrepanza segnalatelo al terapista, che eventualmente può chiedere la collaborazione anche del tecnico ortopedico per sistemare le cose.
Quando vi viene consegnato un nuovo ausilio, fatevi sempre spiegare bene come si usa, come funziona, come si regola e provate con il terapista e il tecnico presenti prima di portarvelo a casa. Infine, evitate di fare modifiche di vostra iniziativa all’ausilio, potreste comprometterne la sicurezza e la stabilità .”

Marche migliori e prezzi

Vi proponiamo una selezione delle migliore marche di passeggini per disabili con i relativi prezzi per valutare le caratteristiche di ciascun modello ed avere tutte le informazioni possibili, per acquistare in tutta sicurezza il passeggino più adatto.

1. Passeggino per bambini disabili Ulises misura 1

Ulisse è il passeggino per bambini disabili adatto per un uso quotidiano e molto facile da utilizzare. Il passeggino è totalmente reclinabile per il riposo del bambino. Si chiude facilmente, poiché non è necessario rimuoverne la seduta. Ulisse ha la seduta regolabile in lunghezza, la pedana elevabile regolabile in altezza ed inclinazione con cinturini fermapiedi.

2. Passeggino per bambini con esigenze speciali Hippo, Misura 1

Esteticamente molto carino, il passeggino per bambini disabili Hippo+ è un passeggino intuitivo, con doppio orientamento, fronte strada e fronte mamma.Tra le dotazioni di base, Hippo + offre poggiatesta regolabile, contenimenti laterali per il tronco, cuneo divaricatore, cintura a bretellaggio a 5 punti, blocco direzionale ruote anteriori, schienale reclinabile, pedana regolabile in altezza. Completano la dotazione di base il coprigambe, la cappottina parasole e la copertura per la pioggia.

3. Maclaren NOX01021 Major Passeggino, Blu/Elite Soft Blue/ Navy

Maclaren Major Elite è stato progettato per soddisfare le esigenze di un passeggino da tutti i giorni per i bambini che a causa di disabilità, hanno necessità di un passeggino comodo da trasportate. Leggero e dal peso di soli 7,5 kg il Major Elite è facile da guidare, trasportare, e riporre. Il telaio in alluminio di alta qualità garantisce robustezza al passeggino ed è omologato fino 50 kg. SI ripiega a ombrello ed è dotato di ruote anteriori piroettanti e poggiapiedi removibile e regolabile in 3 posizioni.

4. Passeggino ber bambini con esigenze speciali GEMI taglia 1

Un passeggino pratico e confortevole. Il design consente varie possibilità di regolazione. In questa versione sono inclusi: cintura con 5 punti di sicurezza, supporto per la testa. Regolabili sedile ed angolo dei poggiapiedi, inclinazione dello schienale ed altezza dei poggiapiedi regolabili, regolazione della profondità della seduta, ruote posteriori estraibili. Passegino di alluminio per bambini con peso fino a 35 kg.

Prima di procedere con l’acquisto di un passeggino per disabili, una volta conosciute le caratteristiche ed i prezzi, è sempre meglio rivolgersi al proprio medico o al fisioterapista che sta seguendo il bambino, per ulteriori suggerimenti e consigli. Inoltre ricordarsi sempre che i passeggini per disabili sono detraibili ed hanno indicato il loro codice ISO sulla confezione.

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