x

x

Logopedista: chi è, cosa studia e cosa fa

Il logopedista è una figura professionale che studia un ampio campo della comunicazione a livello medico sanitario. Ecco chi è e cosa fa

Se ultimamente qualcuno vi ha detto di rivolgervi ad un logopedista, allora è il caso che sappiate proprio tutto su questa figura professionale, così da togliervi qualsiasi dubbio: chi è? Cosa studia e cosa fa esattamente? Innanzitutto è bene specificare fin da subito che il logopedista non è un medico ma un professionista specializzato nell’educare e nel rieducare alla parola, è un laureato in Logopedia, corso di laurea che rientra nell’ambito delle professioni sanitarie. Le discipline che rientrano nella logopedia sono diverse: dal disturbo del linguaggio, a problemi di deglutizione, ai disturbi della voce fino alla disfunzioni comunicativo – sociali. Allora, proviamo ad approfondire meglio il ruolo di questa figura professionale capendo quali sono le sue mansioni e a quali tipi di utenti è rivolto.

Chi è il logopedista

Abbiamo appurato che il logopedista non è un medico. E già un dubbio ce lo siamo tolto. Ma, nello specifico, chi è il logopedista. Ecco qual è, dunque, la definizione corretta per spiegare questo tipo di professionista della sanità: il logopedista svolge la propria attività nella prevenzione e nel trattamento riabilitativo dei disturbi del linguaggio, della comunicazione, delle funzioni orali e della deglutizione in età evolutiva, adulta e geriatrica. In particolare si occupa dell’educazione e della rieducazione dei disturbi della voce, dell’articolazione verbale, del linguaggio orale e scritto, della comunicazione, della deglutizione, conseguenti prevalentemente a disfunzioni comunicativo-sociali, cognitive, prassiche, a deficit uditivi, a traumi, lesioni cerebrali o interventi chirurgici. Per risolvere i problemi di salute dell’utente, il logopedista utilizza terapie logopediche di abilitazione e riabilitazione della comunicazione e del linguaggio, verbali e non verbali.

Cosa studia

Il logopedista è una figura professionale che abbraccia il vastissimo campo della comunicazione. Il logopedista svolge la propria attività nella prevenzione e nel trattamento riabilitativo dei disturbi del linguaggio, della comunicazione, delle funzioni orali e della deglutizione in età evolutiva, adulta e geriatrica. In particolare si occupa dell’educazione e della rieducazione dei disturbi della voce, dell’articolazione verbale, del linguaggio orale e scritto, della comunicazione, della deglutizione, conseguenti prevalentemente a disfunzioni comunicativo-sociali, cognitive, prassiche, a deficit uditivi, a traumi, lesioni cerebrali o interventi chirurgici. Il logopedista, inoltre, è un figura che può decidere di lavorare come libero professionista oppure all’interno di un altro studio. Sicuramente non lavora in solitaria: spesso, infatti, il logopedista chiede confronti e consulti anche con medici specialisti come psicologi, fisioterapisti, laringoiatra ecc.

Cosa fa

Il logopedista è un professionista sanitario che svolge il suo lavoro a stretto contatto con medici specialisti. Dopo un primo incontro, mandano il paziente da lui per poter iniziare una sorta di terapia riabilitativa. Attraverso diverse sedute, si va a risolvere il problema. Ovviamente, per ogni caso la durata di risoluzione del problema varia molto. Tutto dipende dal problema che si dive risolvere ma anche molto dalla propria personalità e dalla volontà di curarsi. Quali sono gli step che il logopedista affronta quando inizia un rapporto con un nuovo paziente? Ecco qui una lista di quello che fa il logopedista:

  • Anamnesi: il primo step da affrontare è proprio quello della diagnosi. Il logopedista incontra il paziente per capire esattamente qual è il problema (balbuzia, voce rauca, difficoltà di lettura, pronuncia sbagliata…). Cerca di fare più domande possibile e capire anche il background familiare. A esempio se mamma o papà hanno iniziato in tarda età a parlare, questo si può “trasmettere” anche al figlio
  • Test e osservazione: spesso, un po’ di conversazione e l’osservazione del pazienta, aiutano il logopedista ad inquadrare subito il problema. Altre volte, invece, è necessario uno step in più. Infatti la diagnosi si effettua molto spesso con la somministrazione di test che sono confrontati con i dati di normalità. Così danno degli indici quantificabili del grado di disturbo.
  • Consulto: se necessario, il logopedista chiede consulto anche da personale medico esterno. Per così una completa valutazione del problema (psicologo, laringoiatra, fisioterapista…)
  • Terapia di riabilitazione: insieme al paziente viene programmato e studiato un piano di recupero volto alla risoluzione del problema riscontrato
  • Test conclusivo o di controllo: durante o a fine terapia il logopedista effettua nuovamente l’eventuale test. Un modo per monitorare il miglioramento della situazione.
Scritto da Melissa Ceccon
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Singhiozzo nei neonati: come viene e perchè

Metodo Montessori, educare con i giochi. Idee e consigli

Leggi anche