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Cordone Ombelicale: com’è fatto

medicazione cordone ombelicale

Il cordone ombelicale, unico collegamento tra medre e figlio, ha l’aspetto di un tubicino gelatinoso. Dopo il parto va reciso e medicato.

Il cordone ombelicale è un piccolo tubicino gelatinoso che, a partire dalla quinta settimana di gestazione, collega il feto alla placenta, consentendo alla madre di nutrire, ossigenare e gestire i prodotti di scarto del feto dal momento in cui si forma sino a quello del parto.

Il cordone ombelicale si forma a partire dalla quinta settimana di gravidanza ed ha una lunghezza variabile, tra i 50 e 60 centimetri circa. Esso è formato da due arterie ed una vena ombelicale protetti dalla cosiddetta “gelatina di Wharton”, un tessuto connettivo mucoso flessibile e resistente che protegge vena e arterie da torsioni e traumi.

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Prima della sua formazione alla quinta settimana di gestazione, le funzioni che svolge il cordone ombelicale vengono svolte dal sacco vitellino, una formazione anatomica che collega l’embrione al corion, il quale diventerà poi parte della placenta.

Al momento della nascita, il cordone ombelicale ha l’aspetto di un tubicino gelatinoso di color bianco perlaceo, ma diventa brunastro al momento del taglio, poiché i vasi non sono più in grado di ossigenarlo, perciò tra il quinto ed il decimo giorno di vita, questo si essicca e cade naturalmente.

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Subito dopo il parto, il cordone ombelicale va tagliato di circa 8-10 centimetri e naturalmente medicato. La sua medicazione, sebbene molte madri sono nervose, sprattutto se alla prima esperienza, è semplice e sarà lo stesso personale medico ad istruirle.

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Scritto da Tamara
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