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A che età lasciar iscrivere proprio figlio a Facebook

Il social network più popolare e più amato dai giovani è Facebook, la piattaforma virtuale che permette di mantenere quotidianamente i contatti con la propria cerchia di amici, di stringere nuove amicizie in breve tempo, di condividere foto e pensieri con i conoscenti per renderli partecipi della propria vita. Tuttavia il libero utilizzo dei bambini di una rete sociale di questo tipo ha molti risvolti negativi, in quanto ci potrebbe essere il rischio che i piccoli leggano contenuti o visitino siti diseducativi e non appropriati alla loro età, che accettino l’amicizia di sconosciuti che si presentano in maniera ambigua o che trascurino lo studio e altre attività formative.

L’età minima consentita per inscriversi a Facebook è 13 anni, per cui è consigliabile attenersi a tale regola ed evitare che i bimbi più piccoli abbiano accesso ai social network. La soglia dei 13 anni è stata stabilita in base a degli studi psicologici, secondo i quali un tredicenne ha raggiunto una maturità sufficiente per comunicare e usare internet in modo più consapevole e responsabile: è in grado di selezionare le amicizie e di discernere la tipologia di contenuti da pubblicare, evitando, ad esempio, di divulgare dati troppo privati e di esprimere concetti o di postare foto che potrebbero essere offensivi per altri.

Malgrado ciò è importante che i genitori mantengano sempre il controllo della situazione, per far sì che i propri ragazzi non assumano abitudini e comportamenti sbagliati; è consigliabile innanzitutto stabilire un tempo massimo consentito di navigazione al giorno, ad esempio un’ora o al limite un’ora e mezzo di svago quotidiano su Facebook e non di più, affinché non diventi per vostro figlio la principale attività giornaliera e anche se non siete frequentatori dei social network è meglio che vi iscriviate anche voi per seguire e controllare, in modo indiretto e non troppo invadente, tutti i suoi movimenti, le amicizie che ha, i contenuti e le foto che pubblica, per essere sicure che non ci sia nulla di strano e per intervenire qualora notiate qualcosa di scorretto.

Scritto da Antonietta Zazzara
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