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A che età bambino può bere il caffè

A che età i bambini possono bere il caffè? Tutto quello che c'è da sapere sulla bevanda e i suoi effetti sull'organismo di adulti e bambini.

Proveniente da una pianta tropicale del genere Coffea, appartenente alla famiglia delle Rubiacee, il caffè è una delle bevande più amate dagli italiani che, in media, ne consumano 3-4 tazzine al giorno. Il caffè, tuttavia, contiene alte dosi di caffeina e il suo eccessivo consumo può danneggiare la salute. Ciò vale per gli adulti, ma ancor più per i bambini. A che età i bambini possono bere il caffè?

Caffè

Il caffè è una bevanda che contiene caffeina. La caffeina è una sostanza che, assunta a basse dosi, è in grado di produrre benefici all’organismo.

Anzitutto la caffeina stimola il sistema nervoso, rende più attivi il sistema cardiaco e quello circolatorio, aumenta la prontezza dei riflessi, l’energia muscolare e la capacità di concentrazione.

Eccesso di caffeina

Tutto ciò è positivo se si assume la corretta dose giornaliera di caffeina. Essa non dovrebbe superare i 100 millilitri. Considerando che una tazzina di caffè può contenere circa 35 millilitri di caffeina, sarebbe opportuno limitarsi a 2 o massimo 3 tazzine al giorno.

L’assunzione eccessiva di caffeina potrebbe comportare problemi di nervosismo, di insonnia e disturbi della frequenza cardiaca. Senza contare i disturbi estetici: il caffè consumato in dosi eccessive tende a macchiare i denti.

Va inoltre tenuto in considerazione che anche in caso di gravidanza e allattamento alte dosi di caffeina potrebbero comportare problemi all’organismo, in aggiunta alle problematiche comune.

Caffè e bambini

E i bambini? Qual è l’effetto della caffeina sul loro organismo? Possono bere caffè e a che età possono farlo?

I pediatri raccomandano, in genere, di non dare caffè ai bimbi al di sotto dei 12 anni.

Ciò in quanto il loro organismo assorbe rapidamente la caffeina che agisce direttamente sul sistema nervoso centrale provocando una serie di problematiche e scompensi.

Effetti collaterali

Nei bambini si notano comportamenti iperattivi, diminuzione dell’appetito, difficoltà ad addormentarsi, palpitazioni, tachicardia e enuresi notturna (ossia la fuoriuscita involontaria di urina durante il sonno).

Inoltre, problemi di coordinamento muscolare e incapacità di svolgere delle operazioni aritmetiche comportando interferenze con il buon rendimento scolastico.

Un eccesso di caffè e caffeina può inoltre provocare, nei bambini ma anche negli adulti, sintomi di una vera e propria “intossicazione”con la comparsa di nausea, vomito, crampi muscolari, spasmi ed agitazione.

Se il bambino, dunque, ha meno di 12 anni, evitate assolutamente di dargli del caffè e controllate che non ecceda nel consumo di alimenti a base di caffeina.

Dai 12 anni

Se il bambino ha più di 12 anni è comunque consigliato evitare che consumi caffè, sopratutto in quantità elevate.

Qualora si voglia far assaggiare, o comunque far bere del caffè al ragazzino di 12 anni, è vivamente consigliato di evitare l’eccesso: mai oltre una tazzina al giorno.

Quanta caffeina?

Secondo uno studio dell’Efsa bambini e adolescenti non dovrebbero assumere più di 35 mg di caffeina per Kg di peso corporeo. Non più di 200 mg per singola dose.

Mai…

Evitare, sempre e comunque, l’assunzione di caffè nelle ore serali in quanto questo potrebbe provocare disturbi del sonno.

E ancora, evitare di bere e far bere il caffè ai bambini nei periodi in cui fa molto caldo. Il caffè infatti ha effetto diuretico, fa aumentare la sudorazione e nei periodi di caldo intenso potrebbe aumentare il rischio di disidratazione.

Bevande e alimenti

Bisogna inoltre tenere presente che la caffeina non si trova solamente nel caffè, ma anche in alcune bevande come la coca cola, il tè, in quelle a base di soda o aromatizzate alla frutta.

Anche alcuni alimenti, tra cui la cioccolata, biscotti al cacao, caramelle, dolci e dolciumi, possono contenere caffeina, seppure non tutti possono contenerla nelle medesime quantità. Come per il caffè meglio limitare, dunque, anche il consumo di alimenti contenenti caffeina, sopratutto ai bambini.

Alternative

Molti potrebbero quindi pensare che, giacché il caffè presenta delle controindicazioni, la scelta ottimale sarebbe sostituirlo con delle bevande a esso simili.

Tra queste c’è il caffè d’orzo.

In questo caso, se lo scopo è quello di diminuire le dosi di caffeina la scelta è consigliata, ma bisogna comunque tenere in considerazione che anche queste bevande alternative vanno assunte con prudenza.

Il caffè d’orzo, ad esempio, è ottimo se non si vuole ingerire caffeina (non la contiene), ma bisogna comunque consumarne poco in quanto può provocare fastidi all’organismo.

Caffè decaffeinato

Nonostante il nome, il caffè decaffeinato non nasce in natura senza caffeina. Questa sostanza viene tolta dal caffè (che naturalmente la contiene) mediante processi chimici che risulterebbero tanto dannosi quanto l’assunzione di caffeina in sé.

Bambini e gli adolescenti, che sono nella delicata fase della crescita, dovrebbero evitare di consumare bevande e alimenti sottoposti a processi chimici.

Curiosità

Il caffè è un buon alleato anche in ambito cosmetico. Non fa miracoli, ma se assunto nelle dosi consigliate, assieme all’attività fisica e all’aggiunta di un buon regime alimentare, può aiutare nel dimagrimento.

Infatti, preso dopo i pasti favorisce la digestione e aiuta a bruciare più in fretta le calorie.

Il caffè può agire sull’organismo anche sotto forma di crema, in questo caso perfeziona l’elasticità della pelle rendendo migliori le zone colpite dalla cellulite.

Scritto da Mammemagazine
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